Nuovo patron, nuovo DS. Fabiani dice addio dopo 10 anni di lavoro divisi tra Coda, Di Napoli e Fofana, passando per Joao Silva e Cerci
Per la Salernitana è ufficialmente iniziata una nuova epoca. Danilo Iervolino ha acquistato le quote societarie, divenendo il nuovo presidente del club militante in Serie A. L’imprenditore si è poi presentato alla città tenendo una conferenza stampa. Durante l’incontro con i giornalisti il patron dei granata ha espresso la voglia di dare discontinuità. Non è un caso, dunque, che uno dei primi interventi è stato quello di porre fine al legame lavorativo tra Fabiani e la Salernitana. Un legame che mai, specialmente negli ultimi anni, ha reso felice la maggioranza dei tifosi del cavalluccio marino.
Finisce così l’era Fabiani, che probabilmente si guadagna il titolo di Direttore Sportivo più contestato dalla piazza. Un’era durata 10 anni, seppur alternati da un periodo di “vacatio”, che merita un’analisi. Perché si può essere oppositori oppure supporters del suo lavoro ma Fabiani ha pur sempre allestito la rosa della Salernitana in 10 stagioni. Pertanto è giusto ricordarne l’operato ripercorrendo i suoi anni di militanza granata e stilando un elenco dei suoi migliori e peggiori colpi di mercato in base al contributo che i vari calciatori ingaggiati hanno dato ai campionati della bersagliera.
STAGIONE 2007/2008
- TOP: Uno dei colpi di mercato che ha regalato maggiori gioie ed emozioni, oltre che un pupillo alla tifoseria, è sicuramente Arturo Di Napoli. L’attaccante venne pescato da Fabiani nel Messina e la mossa si rivelò un successo: Re Artù chiuse la stagione con 20 goal in 32 presenze (su 43 goal realizzati in totale dalla squadra) e ottenne il primo posto della classifica marcatori. La Salernitana, grazie alle sue reti, vinse il campionato e conquistò la Serie B.
- FLOP: Carlos Barrionuevo è sicuramente il colpo inutile di questa annata. Arrivò a Salerno quando aveva 30 anni e totalizzò solo 5 presenze in Serie C1 e 6 in Serie B nell’anno successivo.
STAGIONE 2008/2009
- TOP: Nativo del Perù, proveniente dal campionato greco, Merino diede il meglio di sè nel finale di stagione mostrando tutta la qualità che lo ha portato a guadagnarsi il soprannome di “Maradona delle Ande“. Tuttavia giocò poco.
Il miglior investimento, dunque, può essere Massimo Ganci. L’attaccante milanese arrivò nel mercato di gennaio e rimase in granata solo 5 mesi. Non è uno dei nomi che hanno fatto la storia del club, ma in quei 5 mesi di militanza Ganci totalizzò 17 presenze condite da 6 reti determinanti. Ganci, infatti, si rivelò l’uomo della provvidenza grazie ai goal decisivi nelle ultime partite del campionato ed in particolare nelle sfide vinte contro Avellino, Ascoli e Bari e nel pareggio contro il Mantova. Reti fondamentali in gare da dentro o fuori, che valevano la salvezza.
- FLOP: Nessuna nota di merito particolare per Juriy Cannarsa dopo l’esperienza col cavalluccio marino sul petto. Il difensore approdò in granata quando ormai aveva 32 anni e collezionò solo 10 presenze prima di passare all’Arezzo in Serie C1.
STAGIONE 2013/2014
- TOP: Fabiani ritorna a Salerno nel ruolo di Direttore Sportivo nel gennaio del 2014. Uno dei colpi di mercato da 10 in pagella messi a segno in quella sessione invernale fu Pier Graziano Gori. Il portiere giocò 12 delle 14 partite che mancavano fino al termine della stagione e diventò un punto fermo per quella squadra. La stagione seguente, poi, fu uno degli uomini chiave della promozione in Serie B difendendo i pali della Salernitana per 38 partite di campionato su 38, subendo 26 reti e mantenendo la porta inviolata per 18 sfide.
- FLOP: Mohamed Fofana non incise affatto dopo l’approdo a Salerno. Arrivato in prestito dalla Virtus Lanciano, l’attaccante classe 1985 giocò in 11 gare di campionato senza mai segnare un goal.
STAGIONE 2014/2015
- TOP: Gli acquisti di questa annata che hanno avuto risvolti positivi sono molteplici. Si pensi ad esempio a Davide Moro, che divenne colonna portante della squadra con 55 presenze in 62 partite, o a Gabionetta oppure a Maurizo Lanzaro.
Volendone scegliere uno sicuramente si può optare per Caetano Calil, che con i suoi 16 goal contribuì alla promozione in cadetteria. La sua esperienza in granata si chiuse con un secondo posto in classifica marcatori, a due goal di distanza dal primo posto. Il brasiliano prese parte a 36 partite su 38, rivelandosi decisivo con le sue reti per il raggiungimento degli 80 punti che valsero il primo posto in classifica.
- FLOP: L’allora 27enne Ivan Castiglia arrivò a gennaio e giocò solo 4 partite senza mai lasciare il segno. A fine stagione venne infatti messo fuori rosa e lasciato partire in prestito.
STAGIONE 2015/2016
- TOP: Sicuramente i colpi di mercato top di questa stagione messi a segno da Fabiani sono stati Alfredo Donnarumma e Massimo Coda. I due totalizzarono 30 dei 55 goal fatti dalla Salernitana in quell’annata. Nello specifico la prima esperienza in granata di Coda si chiuse con 17 reti, mentre quella di Donnarumma con 13. Entrambi diedero il loro notevole contributo per il raggiungimento della salvezza e la permanenza in cadetteria. L’anno seguente, poi, si rivelò ancora prolifico per Coda, che realizzò 16 goal, mentre Donnarumma si fermò a 7. Un investimento, quello che ha portato i due attaccanti campani allo Stadio Arechi, che ha dato i suoi frutti.
- FLOP: Purtroppo le sviste furono tante nella stagione 2015/2016. Tralasciando i giovani (promessi promettenti) arrivati dalla Lazio come Strakosha, Ikonomidis o Tounkara, alcuni acquisti non calcarono mai il terreno di gioco. Il 27enne Alberto Frison arrivò in prestito dal Catania ad Agosto 2015, per poi tornare alla base un mese dopo. Anche un altro portiere non giocò mai in granata ed è Luca Liverani, che entrò in un giro di prestiti restando a Salerno solo per sei mesi ma con 0 presenze.
STAGIONE 2016/2017
- TOP: Ci furono molti acquisti nella stagione 2016/2017, tra i quali Minala e Sprocati. Il primo non ha legato molto tempo della sua carriera alla maglia granata. Tuttavia Minala ha lasciato a Salerno uno splendido ricordo, soprattutto dopo il goal al 96′ che valse la vittoria nel derby contro l’Avellino. Il secondo venne pescato dalla Pro Vercelli a 23 anni ma non si ambientò subito. Fu l’anno seguente che Sprocati esplose, totalizzando 33 presenze, 9 goal e 7 assist.
Tuttavia il colpo di mercato di questa stagione che, per continuità, ha fruttato di più fu Luigi Vitale. Arrivato a Salerno 28enne come giocatore esperto per la Serie B, Vitale gioca 38 partite su 42 il primo anno, poi 34 su 42 nella successiva stagione e infine 15 partite su 21 negli ultimi sei mesi di permanenza all’ombra del Castello Arechi.
- FLOP: Diversi calciatori su cui puntò Fabiani non furono utili alla causa della Salernitana. Tra questi sicuramente l’attaccante Joao Silva, che in un anno collezionò 20 presenze e 0 goal, oppure Drilon Cenaj.
L’investimento che più deluse, tuttavia, fu quello fatto per Alessandro Rosina. Il primo anno l’ex Torino, all’età di 32 anni, totalizzò 38 presenze su 42 partite con 6 goal e 4 assist. Il secondo anno, però, giocò appena la metà delle gare in programma, segnando 2 reti. Il terzo anno a Salerno, poi, disputò soltanto 17 gare . Si pensava potesse rappresentare quel quid in più che serviva alla squadra, il numero 10 che con le magie potesse inventare e dare spettacolo. In realtà, considerando il declino nei suoi anni di permanenza a Salerno conditi da vari infortuni, si può considerare un investimento fallito.
STAGIONE 2017/2018
- TOP: Annata di buoni investimenti, come ad esempio Riccardo Bocalon (37 presenze, 10 goal e 4 assist), oppure il giovane Matteo Ricci (33 presenze). Degno di nota è altresì l’investimento fatto per Akpa Akpro. Questo colpo di mercato fu avvolto dallo scetticismo, perché il centrocampista era reduce da un infortunio e a causa di un ulteriore stop riuscì a disputare solo 5 partite. Alla lunga, però, Akpa Akpro dimostrò di meritare la maglia granata.
L’acquisto di cui però va dato merito a Fabiani più di ogni altro è quello di Emanuele Cicerelli, perché ha saputo scovare un talento. La sua prima esperienza in granata durò solo pochi mesi. L’esterno offensivo, infatti, venne mandato in prestito e arruolato tra i granata solo nell’annata 2019/2020. Cicerelli disputò quindi 28 partite di campionato su 38, mentre l’anno seguente ne disputò 29 conquistando la promozione in Serie A.
I suoi goal e i suoi assist in maglia granata non sono molti, è vero. Ed è vero anche che gli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina del cavalluccio marino non hanno mai puntato seriamente su di lui. Ma nonostante ciò Cicerelli ha dimostrato di essere un calciatore di grande talento, probabilmente uno dei pochi che si sono visti a Salerno negli ultimi 10 anni. Sicuramente l’unico negli ultimi due anni in grado di saltare l’uomo e fare breccia in velocità nella difesa avversaria.
- FLOP: Purtroppo anche i flop di non furono pochi in questa stagione. Entrano di diritto in questa categoria gli attaccanti Simone Palombi (14 presenze e 1 solo goal) e Nunzio Di Roberto, (31 anni, 17 presenze in 42 gare di campionato e un solo assist). E ancora Kadi, 20enne, mai schierato, girato in prestito ad altre squadre più volte e Roberto, attaccante portoghese 28enne che arrivò a titolo definitivo dall’Arouca. Con i granata, però, Roberto non giocò mai perché venne subito rimandato in prestito alla squadra da cui era stato acquistato e dopo un anno venne ceduto.
STAGIONE 2018/2019
- TOP: Due sono i nomi scelti da Fabiani che hanno giovato alla Salernitana, anche a lungo termine. Si tratta di Djuric e Di Tacchio. Milan Djuric disputò 28 partite su 40, segnando solo 6 goal. Arrivò come l’attaccante di punta della squadra ma, complici alcuni problemini fisici del passato che faticavano a scomparire del tutto, ci mise tempo a carburare,. L’annata seguente, però, l’ex Bristol City prese parte a 33 gare di campionato su 38 e timbrò il cartellino per 12 volte. Nella stagione 2020/2021, poi, anche se i goal segnati sono stati pochi (appena 5), l’attaccante Bosniaco si è confermato come uno dei protagonisti del gioco della squadra e della promozione in Serie A. Ad oggi Djuric continua a dare il suo contributo alla causa granata per cercare di mantenere la meritata massima serie. Lo stesso vale per Francesco Di Tacchio, arrivato dai rivali dell’Avellino ma presto diventato capitano e simbolo della Salernitana. Amato per la sua grinta e il suo agonismo con cui difende i colori dell’ippocampo, Di Tacchio divenne leader del centrocampo fin dal suo primo giorno a Salerno.
- FLOP: Diversi giocatori scelti da Fabiani si rivelarono non all’altezza della Serie B. Molti acquisti non giocarono mai. Tra questi Daniele Altobelli e Davide Cernigoi, presi rispettivamente da Pro Vercelli e Pisa per poi essere smistati in prestito a squadre come il Rieti, la Sambenedettese o la Feralpisalò.
Quell’anno, però, ci furono due flop per eccellenza: Di Gennaro e Calaiò. Il primo arrivò alla Salernitana all’età di 30 anni, proveniente dalla Lazio. Ad aver ragione furono i tifosi scettici che ricordavano che Di Gennaro veniva da una stagione passata più in infermeria che sul campo, collezionando solo 6 presenze. L’annata in granata, infatti, seguì lo stesso copione: 9 presenze in 40 gare e tanti problemi muscolari.
Emanuele Calaiò, invece, arrivò nel mercato di gennaio dopo aver passato l’inizio della stagione fuori rosa a Parma. L’arciere giocò 14 partite su 18 segnando però solo 2 reti. Si scelse, all’epoca, un nome blasonato da portare alla piazza. E sicuramente Calaiò era un giocatore di esperienza indiscutibile, anzi forse anche un po’ troppa. L’ex Napoli, infatti, approdò alla Salernitana alla veneranda età di 37 anni e dopo 9 mesi senza disputare gare ufficiali. Per di più al costo di oltre 300 mila euro.
STAGIONE 2019/2020
- TOP: Questa fu l’annata in cui vennero ingaggiati diversi calciatori che ancora oggi sono della Salernitana. Si pensi ad esempio a Capezzi, che arrivò a gennaio disputando 7 partite per poi diventare l’anno seguente uno degli uomini della promozione in Serie A con 32 presenze su 38. Il centrocampista ha sempre dimostrato grande impegno, così come Gondo. Anche l’ivoriano giunse a Salerno nel 2019 e in 26 presenze realizzò 6 goal e 9 assist.
Tuttavia, il colpo di mercato che per potenziale può definirsi top fu Cristiano Lombardi. L’attaccante esterno, nella sua prima esperienza in maglia granata, disputò 21 partite di campionato segnando 5 goal e sfornando 4 assist. Purtroppo, però, Lombardi è tanto talentuoso quanto sfortunato. Se, infatti, in quella prima stagione dovette saltare diverse partite per un problema muscolare, addirittura l’anno seguente, quello della promozione in Serie A, non vedrà mai il campo. Lombardi ha dimostrato di essere una bomba, esplosa però solo a metà. Uno dei pochi calciatori provenienti dalla Lazio nell’era Lotito-Mezzaroma che realmente potevano fare la differenza.
- FLOP: Nella stagione 2019/2020 Fabiani ingaggiò diversi “ex calciatori”. Tre hanno deluso più di tutti: Thomas Heurtaux, Niccolò Giannetti e Alessio Cerci.
Heurtaux giocò solo 6 volte in un anno. Il francese arrivò 31enne dopo un’esperienza in Turchia, nella quale affrontò tanti problemi fisici. Altro insuccesso fu l’acquisto di Niccolò Giannetti, che con 32 presenze in due anni, 2 goal e diversi problemi muscolari si rivelò un fallimento.
Ma il flop per eccellenza fu senza dubbio Alessio Cerci. L’ex Torino approdò a Salerno 32enne, dopo una stagione in Turchia passata per metà fuori rosa. Anche questa volta si tentò di assoldare un nome blasonato per fare hype, ma i risvolti furono del tutto negativi. Cerci, infatti, prese parte ad appena 10 partite e la sua stagione fu caratterizzata da zero goal, un solo assist, ritardi di condizione e interminabili problemi muscolari.
STAGIONE 2020/2021
- TOP: La stagione è quella della promozione in Serie A e dell’approdo in granata del tanto desiderato Tutino. L’attaccante diventa pedina fondamentale del gioco di Castori segnando 13 goal e confezionando 6 assist in 36 presenze.
Ma il colpo di mercato top di questa annata è stato senza dubbio Norbert Gyomber. Il difensore centrale arrivato dal Perugia ha giocato 35 delle 38 partite di campionato e si è rivelato un vero e proprio muro invalicabile. Solidità difensiva, tempismo, bravura negli anticipi e pochissime disattenzioni hanno fatto di Gyomber una pedina fondamentale per il raggiungimento della promozione.
- FLOP: Nessun vantaggio hanno portato gli ingaggi di Riza Durmisi e Mirko Antonucci. Il primo, proveniente dalla Lazio, era reduce da una stagione segnata da problemi fisici e pochissime presenze. A Salerno Durmisi ha giocato solo 5 partite in 5 mesi, stazionando più in infermeria che in campo. Antonucci, invece, ha disputato appena 3 partite restando sempre ai margini del progetto tecnico.