I due patron dedicano la Coppa Italia Lega Pro vinta dalla Salernitana ad Agostino Di Bartolomei ed annunciano novità per quanto riguarda il marketing
Al termine della gara contro il Monza che ha regalato la vittoria in Coppa Italia alla Salernitana, i due proprietari del club granata Claudio Lotito e Marco Mezzaroma sono soddisfatti del risultato e, proprio Mezzaroma, fa subito una dedica: “Dalle premesse mi sentirei di dedicare la vittoria in Coppa ad Agostino Di Bartolomei. Questa Coppa è per lui. A brevissimo ci saranno sorprese per i nostri tifosi per quanto riguarda il marketing, sono sicuri saranno contenti di quanto stiamo programmando“.[ads1]
Interviene anche Claudio Lotito, visibilmente soddisfatto per la prima Coppa Italia Lega Pro conquistata dalla Salernitana: “Dopo numerose ed ingenerose critiche, sicuramente ho chiesto alla squadra di conquistare a tutti i costi questo trofeo per acquisire un’autostima fondamentale in vista del rush finale, e smentire chi diceva che squadra non è idonea. Abbiamo avuto un momento di defaillance iniziale, mi sembra che siamo ripartiti col piede giusto e, in questo scorcio di campionato, dobbiamo avere fiducia; oggi avevamo una squadra decimata. Questo è un campionato difficile in cui serve molto carattere. Mangiando mangiando viene l’appetito, siamo qui per dare il meglio e raggiungere il massimo, gli obiettivi prefissi sono quelli di portare la Salernitana in alto, la Lega Pro ci sta stretta ma in campo non scendiamo noi. Abbiamo dimostrato grandi sforzi economici di presenza, impegno; investiamo parecchio, abbiamo cambiato due allenatori perché vogliamo riportare la Salernitana nel calcio che conta. Il gruppo si sta amalgamando giorno dopo giorno, Gregucci e Fabiani stanno facendo un buon lavoro dando una bella fisionomia a questa squadra unitamente alla forza caratteriale. Nel primo tempo siamo stati poco cinici ma molto combattivi, senza considerare che mancano diversi giocatori fondamentali per questa squadra. Mancini ha caratteristiche peculiari fondamentali nell’economia del gioco, però non mi soffermerei sul ruolo del singolo ma del gruppo. Credo nelle loro potenzialità e ho trovato un gruppo compatto, volitivo, determinato, coeso che è rimasto un po’ deluso per l’accoglienza negativa dopo la sconfitta di Prato, considerata ingenerosa come atteggiamento, fermo restando che si sono assunti tutte le responsabilità. Dobbiamo remare nella stessa direzione se vogliamo raggiungere degli obiettivi, dietro c’è un lavoro costante, quotidiano, con spirito di sacrificio“.