Pareggio a reti bianche all’Arechi: la Salernitana non vince e manca l’allungo per la Serie A. Prestazione incolore per i granata

In superiorità numerica per un tempo, la Salernitana riesce nell’impresa di non vincere un match casalingo, sulla carta agevole per una squadra che ambisce alla Serie A.

Ancora una volta il vantaggio tecnico non si sposa con l’attitudine difensivista di Castori e scivolano via 3 punti che avrebbero portato il Cavalluccio altissimo in classifica.

I risultati del primo pomeriggio, infatti, proiettavano idealmente la Salernitana al secondo posto in solitaria in caso da vittoria.

I granata, però, approcciano il match contratti e con un 11 ancora una volta troppo guardingo, anche in relazione ad una formazione ospite non irresistibile, soprattutto in fase difensiva.

Le occasioni migliori del primo tempo sono tutte su sponda calabrese: apre le danze il colpo di testa di Petrucci sugli sviluppi di calcio di punizione.

Il Cavalluccio ha un tasso tecnico superiore e gestisce la manovra in modo fluido, ma il lato A del match non annovera spunti granata veramente pericolosi dalle parti di Falcone.

Sono ancora gli avanti rossoblù a portarsi vicino al vantaggio, questa volta è Gliozzi a colpire di testa, sfidando i riflessi di un ottimo Belec.

L’unico vero squillo granata arriva con l’incocciata di Djuric al minuto 43: la difesa del Cosenza è attenta e salva in extremis.

La svolta che può cambiare il match arriva al 48′ minuto, quando l’arbitro Manuel Volpi spedisce nello spogliatoio anzitempo Petrucci.

Salernitana che anche con l’uomo in più e i cambi offensivi fatica a costruire palle gol e consegna numerosi palloni ai guantoni di Falcone.

L’unica vera palla per sbloccare una partita maledetta capita sui piedi di Kiyine: il centrocampista granata riesce a colpire in pieno l’estremo difensore cosentino e spreca il colpo vittoria.

Nel finale la Salernitana rischia di subire anche la beffa, ma il tiro di Sciaudone si stampa sul palo ed evita il più classico dei gol dell’ex.