Salernitana Benevento, derby ai Granata e Sannino si rilancia imbrigliando le streghe. La vittoria del gruppo e la cabala brasiliana
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Salernitana Benevento
[dropcap]1[/dropcap] La tattica. La Salernitana ha occupato il campo come uno scacchiere. Difesa a tre in possesso, a quattro in fase di palleggio. Instancabili Zito e Vitale (il migliore) a sinistra e Improta, piacevolissima sorpresa, a destra. Prezioso Della Rocca, oltre al gol, onnipresente a centrocampo e pure sulla La squadra ha disputato un ottimo primo tempo, suggellato da due reti, una traversa di Improta e altre due-tre occasioni importanti. Nel secondo tempo qualche difficoltà fisiologica, un po’di sofferenza nel finale ma una vittoria strameritata contro un avversario per niente facile. Bene così!
[dropcap]2[/dropcap] Vittoria del gruppo. Nessun solista ma un gruppo, una squadra che si muove sulle direttive del Mister. La Salernitana gioca, eccome. Crea, difende, rincula e riparte. Soffre anche ma ci sta e soprattutto sa farlo. Perché nonostante le assenze, chi ha giocato non ha per nulla demeritato, anzi; e in particolare si è adattato alle esigenze tattiche proposte da Sannino, vedi Improta e Zito.
[dropcap]3[/dropcap] Cabala brasiliana. È una Salernitana verdeoro, in particolare contro il Benevento. La cabala dice questo. Nel 2014 in Lega Pro, era il 2 marzo, i Granata vinsero al minuto 96 grazie alla rete del Paulista Gustavo Vagenin. Nel 2015 invece, il 7 marzo, l’Arechi salutò il sorpasso ai giallorossi con le reti di Gabionetta e Caetano Calil su rigore. Ieri in Salernitana Benevento, è toccato a Luiz Felipe, difensore centrale, che oltre a una buona prestazione ha bagnato l’esordio con la rete del 2-0, decisiva per la vittoria. Niente male questi brasiliani granata!
[dropcap]4[/dropcap] L’angolo del Mister. Mister Sannino ha dimostrato di avere le redini della squadra nella partita più importante. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, con una prestazione convincente. L’allenatore ha imbrigliato gli avversari adeguando gli uomini alle necessità del gruppo. Spirito di sacrifico, concentrazione e soprattutto ampi margini di miglioramento. Sì, è evidente l’impronta di Sannino. Ora ci aspettiamo continuità.
[dropcap]5[/dropcap] In Tribuna Stampa. Abituato alla comodità del gabbiotto centrale, avevo dimenticato come si vede la partita nel colorito corridoio della Tribuna Stampa. È un rincorrersi di numeri, schemi, imprecazioni, consigli tattici e sostituzioni che puntualmente, a parte qualche rara eccezione, vengono confutati nel giro di pochissimi secondi. Il più divertente è la caccia allo schieramento; in un minuto e mezzo sono almeno 4 i moduli visti (?) sul rettangolo verde. Il top però è confondere la testa rasata di Zito con la cresta di Improta. Io dico viva i giornalisti però, perché è anche questo colore a caratterizzare in maniera sana il calcio salernitano. [ads2]