L’Arechi riapre i propri cancelli a più di sette mila tifosi per l’esordio stagionale della Salernitana in Coppa Italia contro l’Alessandria
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Dall’undici di Bollini si evidenzia un’ossatura ben consolidata, più i nuovi innesti del mercato estivo: tra questi, ovviamente, Riccardo Bocalon, ceduto proprio dall’Alessandria.
Bollini schiera un già rodato 4-3-3 con Adamonis in porta dietro i due centrali Bernardini e Tuia. Esterni Manotovani a sinistra, Pucino a destra. Centrocampo a tre con Signorelli, Ricci e Odjer a supporto di Rosina, Bocalon e Sprocati.
L’inizio non sembra da “calcio d’agosto”: squadre molto corte, in particolar modo l’Alessandria che corre e inizia a creare qualche fastidio alla difesa granata. Quello dei piemontesi è un 4-4-2 in fase di non possesso che crea molta densità sulla metà del rettangolo di gioco impedendo, alla Salernitana, di giocare palla a terra dalla difesa. In fase di possesso l’Alessandria invece avanza con più energia facendo salire i due esterni e assestandosi con un 4-2-4, ma non sono rari i momenti in cui il loro baricentro si alza sino a mantenere solo i due centrali sulla linea di centrocampo.
La densità a centrocampo dell’Alessandria è la chiave di lettura dei primi dieci minuti di gioco: si combatte molto nel mezzo, ma le manovre della squadra di mister Stellini sono poco concrete, se non fosse per fari affondi di Sestu che in più di un’occasione sorprende un Mantovani molto sulle gambe. La prima occasione per i granata arriva al 10′ con un calcio piazzato nei pressi della bandierina, tuttavia il cross di Ricci (tra i migliori in campo) è alto e finisce sul fondo.
Ma è sulla sinistra che la Salernitana dimostra tutte le sue qualità, sono tanti e sono belli i fraseggi e i triangolo concretizzati da Mantovani, Ricci e Sprocati. La partita intanto si sblocca al 18′: sugli sviluppi di un corner da destra calciato da Sprocati vero il primo palo, Bernardini la spizza per Bocalon che, da solo davanti ad Agazzi, non può sbagliare. 1-0 per i granata.
Dalla seconda metà del primo tempo la Salernitana comincia ad essere padrone del campo, nonostante le azioni principali siano riscontrabili in traversoni a saltare il centrocampo dei grigi, che tuttavia sa tenere ben bilanciato il reparto difensivo e ben preparato ad attivare la trappola del fuorigioco.
L’Alessandria si fa vedere in avanti alla mezz’ora dopo un errore in fase di impostazione di Sprocati che da’ il via al contropiede degli ospiti che si traduce, però, in un tiro sottotono facile per Adamonis. Tuttavia l’Arechi sprofonda nel silenzio al 35′, dove è protagonista ancora Sestu che, libero di crossare, trova Marconi per l’1-1. Al riposo la Salernitana è bloccata sul pareggio.
Nel secondo tempo nessun cambio per Bollini e Stellini, tuttavia Pucino e Mantovani scambiano le proprie fasce di appartenenza, un chiaro cambio tattico di Bollini per cercare di arginare lo straripante Sestu. La prima metà del secondo tempo è decisamente sottotono, la Salernitana ha accusato il colpo e non riesce più ad impostare con verve, il caldo non aiuta. Intanto Bollini cambia ancora: questa volta a centrocampo; Ricci viene messo al centro e al comando del centrocampo. La partita sembra cambiare quando al posto di un Signorelli visibilmente esausto, entra Antonio Zito.
Sarà proprio quest’ultimo a dare origine all’azione del gol-vittoria, rubando un ottimo pallone sulla tre-quarti avversaria e facendo partire un ottimo contropiede con il supporto di Bocalon che all’interno dell’aria fa da sponda per Sprocati che, libera un destro su cui Agazzi non può nulla. 2-1 al termine dell’incontro valevole per la Coppa Italia.
Dopo partita
L’Alessandria con coraggio ed impegno è arrivata a Salerno con la convinzione di non avere una lega di differenza, così come ha dato anche merito mister Bollini: “Sapevo che il gap non ci sarebbe stato questa sera. Tuttavia c’è ovviamente ancora tanto da migliorare, soprattutto per quanto riguarda il possesso palla e sul piano della personalità.” Ovviamente in conferenza stampa si è parlato a 360° da Rosina, che Bollini ha difeso per possibili accuse di “poco carattere”, al caso Minala, considerato importante dal tecnico ma, al momento ancora non tesserato.
Per quanto riguarda il futuro della rosa, Bollini ha sottolineato che Signorelli a Ricci saranno i principali registi della stagione, senza però dimenticare Della Rocca (che non è stato bene in questi ultimi giorni) poiché – dice Bollini – “in un campionato del genere non avremo un playmaker fisso, senza escludere un centrocampo a due.”
L’emozione del Boca-Gol
Tra i più attesi in sala stampa sicuramente il neo-acquisto Riccardo Bocalon che ha subito speso parole al miele per il tifo granata: “la gente è stata sin da subito molto entusiasta del mio arrivo. Vincere aiuta a vincere ed è davvero molto importante iniziare così.” Ovvi alcuni riferimenti per l’uomo che è andato a sostituire, Massimo Coda: “io e Coda siamo due giocatori molto diversi per caratteristiche ma, ovviamente, devo cercare di avvicinarmi alla sua cifra di gol che è importante. È una grande occasione per me, e l’affetto della gente è importante per un attaccante.”