La mattina del 30 maggio del 1994, Agostino Di Bartolomei morì suicida nella sua abitazione di San Marco di Castellabate. Il ricordo dell’idolo di Roma e Salernitana, a 25 anni dalla morte, è ancora vivo
Sono passati 25 anni dalla morte di uno dei calciatori di maggior spessore che ha vestito la maglia della Salernitana: Agostino Di Bartolomei. L’idolo della tifoseria della granata, e capitano della Roma, Di Ba ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti gli appassionati di calcio.
La tragica mattina del 30 maggio 1994, il giocatore si suicidò sparandosi un colpo di pistola al petto, mentre si trovava nella sua abitazione nella frazione San Marco di Castellabate. Il ricordo di un giocatore che ha onorato la maglia granata, a 20 giorni dalla celebrazione del tanto atteso centenario, è vivo più che mai.
Arrivato alla Salernitana nella stagione ’88/’89, Ago ha collezionato 52 presenze e 16 reti. Il centrocampista fu uno degli autori della storica promozione in Serie B del 1990, dopo ben 23 anni, durante l’ultima stagione disputata in maglia granata.
Dopo il ritiro si trasferì nella sua abitazione di Castellabate, dove fondò una scuola calcio per poter insegnare ai bambini la sua visione del fantastico gioco del calcio, pulita e leale.
Essendo sempre stata una persona molto riservata, Ago era lontano dal classico modello di giocatore. Questo, però, non vuol dire che mancava di agonismo: il capitano della Roma era considerato il “leader silenzioso” – così definito dalla FIGC – che metteva sempre in campo grinta e polmoni, e uno spiccato ed irreplicabile talento.