Ieri si è dibattuta a Roma la riapertura della casa circondariale sita nel Comune di Sala Consilina
Bisognerà attendere ancora 45 giorni a Sala Consilina, in provincia di Salerno, per la riapertura della carcere. Ieri a Roma, presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Ministero della Giustizia ha dibattuto sulla chiusura del carcere di Sala Consilina, disposta nel 2015 con un Decreto Ministeriale. La sentenza dei giudici del Consiglio di Stato ha annullato il provvedimento di chiusura, per un vizio nel procedimento: senza coinvolgere l’Ordine degli Avvocati di Lagonegro e l’Amministrazione Comunale salese, si riunì l’iter burocratico ministeriale, promuovendone la chiusura.
Numerose e delicate sono state le problematiche trattate ieri a Roma e hanno visto protagonisti i rappresentanti dell’amministrazione del comune di Sala Consilina quali il sindaco Francesco Cavallone e il dirigente dell’area tecnica Attilio De Nigris, insieme all’avvocato Demetrio Fennucciu, inoltre ivi erano presenti i rappresentanti della DAP guidati dal direttore generale Pietro Buffa e Franco Castiello, senatore del Movimento 5stelle, sensibile da sempre alla vicenda.
“Invito tutti a non creare polemiche e confusione sulla vicenda, perché in questo momento il silenzio è d’oro. Ricordando che se oggi, 15 giugno 2018, siamo qui ancora a parlare del destino del carcere, è solo perché il Comune di Sala Consilina e l’Ordine degli Avvocati ha impugnato il decreto del Ministro Orlando emesso il 27 ottobre del 2015 davanti al TAR, facendo valere le proprie ragioni anche davanti al Consiglio di Stato”. Questo l’appello posto oggi dal primo cittadino del comune di Sala Consilina.
La Conferenza dei Servizi è stata rimandata al prossimo 30 Luglio al fine di dibattere ulteriormente le motivazioni che portano alla scelta di lasciare in vita il carcere.
“Abbiamo esposto ai vertici del DAP le nostre motivazioni e non abbiamo trovato un atteggiamento di chiusura da parte loro, tant’è che ci incontreremo nuovamente il prossimo 30 luglio. A sostegno della nostra posizione è intervenuto anche il senatore del Movimento 5 stelle Franco Castiello che ha fatto presente ai funzionari del DAP che il contratto di Governo tra Lega e Movimento 5 Stelle prevede in fatto di politiche carcerarie un orientamento diverso rispetto al passato” – ha spiegato così, l’avvocato Gherardo Cappelli, presidente dell’Ordine Forense di Lagonegro.