Sala Consilina, fermato dalle forze dell’ordine un uomo accusato di aver appiccato il fuoco in casa della compagna, morta in ospedale per le ustioni
Sala Consilina, nella notte, i Carabinieri della Compagnia locale hanno sottoposto a fermo un 48enne del posto accusato di omicidio pluri-aggravato per futili motivi, crudeltà e premeditazione della propria compagna 32enne e per incendio doloso.
I militari, mediante testimonianze dirette e la ricostruzione di diverse immagini dei sistemi di videosorveglianza di esercizi commerciali del Vallo di Diano, hanno ricostruito gravi indizi di reità in ordine alla dinamica dell’efferatissimo delitto della donna: l’uomo, nel pomeriggio di ieri, si è recato presso un locale distributore di carburanti ed ha riempito due taniche di benzina. Successivamente è tornato presso il suo appartamento e ha aperto la porta dell’abitazione. La donna si trovava accanto al camino e l’uomo ha riversato il liquido infiammabile sul pavimento per dare immediatamente fuoco all’abitazione, scatenando l’incendio di tutta la casa.
La donna ha riportato gravissime ustioni in tutto il corpo ed è per questo morta in Ospedale nella mattinata odierna.
I Carabinieri di Sala Consilina, all’esito di immediato sopralluogo e sequestro dell’abitazione e dal grave quadro indiziario emerso con serrate ed articolate investigazioni, hanno proceduto all’immediato fermo dell’uomo che, ricoverato in ospedale, ha riportato ustioni agli arti inferiori e superiori ed ivi permane piantonato dai militari.