Mercoledì 5 gennaio 2022, la casa editrice Saggese Editori riparte con un nuovo progetto editoriale ideato e scritto dal giornalista salernitano e direttore del magazine online “Paesesud.it” Stefano Ferrara
Dopo il successo del libro della collana salernitana ”Macte Animo, qui si fa la storia” di Gaetano Ferraiuolo, che ripercorre gli ultimi 10 anni della cavalcata granata dai campi di Budoni al San Siro, la casa editrice è pronta ad accogliere una nuova pubblicazione, che sarà disponibile presso i circuiti Mondadori, Feltrinelli e tutte le librerie autorizzate oltre che tramite e-commerce sul sito Saggeseeditori.it.
In seguito alle ultime disposizioni ministeriali relative all’attuale situazione epidemiologica, la presentazione del libro “Il segno opposto” si terrà nel corso delle prossime settimane.
L’opera di promozione e divulgazione del romanzo proseguirà attraverso i canali ufficiali di Saggeseeditori.it, Paesesud.it e sui più importanti canali di distribuzione libraria.
L’autore
Stefano Ferrara è nato il 20 ottobre del 1988 a Salerno. Giornalista pubblicista dal 2011, è fondatore e direttore della testata giornalistica Paese Sud, magazine online di approfondimento. La sua carriera è stata caratterizzata dalla stimolante esperienza radiofonica, grazie alla quale si è formato come speaker e conduttore di rubriche e approfondimenti. Concilia la sua vocazione letteraria con la necessità dell’impegno sociale e culturale. È autore della raccolta di poesie Quaderni d’inverno, pubblicata da Cicorivolta Edizioni.
“La stesura di questo romanzo ha richiesto un lavoro enorme. Tocca tematiche decisive: per il nostro territorio e per la collettività intera. Dentro non c’è solo una storia ma un’epoca, un tempo in cui il mondo appare ingestibile, privo di riferimenti, assediato dalle angosce e dunque dalle paure. Siamo pronti a consegnare questa creatura sperando che il lettore possa riconoscersi nei personaggi che animano il romanzo o semplicemente possa riconoscersi”. Stefano
Il libro “IL SEGNO OPPOSTO”
Yasir è un profugo siriano sbarcato sulle coste meridionali italiane e sistemato in un centro d’accoglienza dove diviene manodopera per caporale. Dall’audace e coraggiosa inchiesta di un giornalista, abile a infiltrarsi nella struttura sorta accanto a un vero e proprio ghetto, dipenderanno la sua salvezza, una nuova casa in cui essere accolto e la denuncia di uno stato d’oppressione. Tra i paesaggi lontananti di una piana fertile bagnata dal mare, rovine mute, cime pietrose ed echi lontani di un Sud desolato dove la bellezza affiora nelle crepe dei secoli, nasce una storia d’amore tra due diversi, eppure simili nei dolori che la vita ha procurato loro. Un amore dirompente e imprevisto, un incontro tra culture differenti sotto lo stesso tetto, che sancisce la possibilità di una coesione tra mediterranei, di un intreccio di radici in cui l’identità del posto e di chi vi è nato si fonde con quella di chi proviene da una terra lontana. Sullo sfondo, il ruolo del giornalismo e la sua missione imprescindibile, la tenacia e il coraggio di una generazione che decide di restare tornando al mestiere degli avi, l’umanità autentica che cova, silente eppure nitida, sotto il frastuono della propaganda e le ostilità di un Paese riscopertosi vulnerabile, impaurito e diffidente.
L’editore
“Purtroppo ancora una volta siamo qui a parlare di ripartenze, nella speranza che questa situazione epidemiologica possa dare un po’ di tregua alle tante piccole realtà che quotidianamente lottano per non affondare. Questo è un libro che parla di “Speranza” e la speranza dev’essere l’ultima a morire. Faccio i miei migliori auguri a Stefano per questo inizio, auspicandogli un futuro roseo e proficuo, dandogli il miglior benvenuto nella mia squadra”.
Francesco Maria Saggese