Due giovani donne fanno un viaggio in bici nel Cilento per catturare con disegni, foto ed incontri quello che normalmente le persone non vedono
Sembra un incrocio tra Thelma e Louise e Basilicata coast to coast perché si parla di due giovani donne che decidono di partire all’avventura per un lungo viaggio verso terre che, malgrado siano quelle natali, sono sempre un po’ sconosciute e il loro mezzo di trasporto è una semplice bicicletta. Solo che questa non è la trama di un film.
Carla Passarelli, ventisettenne artista originaria del Cilento ma nata in Germania, e Simona Ridolfi, insegnante ma soprattutto “viaggiatrice”, hanno unito la loro comune passione per la loro terra d’origine e hanno deciso di incanalarla verso un viaggio di ben 25 tappe che le porterà a conoscere i paesi che poche persone abitano ancora e che forse ancor meno persone possono dire di conoscere a fondo.
L’intento di Carla è di catturare i volti e i paesaggi che troverà lungo il cammino grazie all’arte pittorica che padroneggia da sempre e che in passato le ha fatto anche vincere diversi concorsi artistici. Simona, invece, che ha già girato il mondo e non intende certo fermarsi, è quello di raccogliere le storie che nessuno vuole più ascoltare e dimostrare a tutti quelli che le hanno scoraggiate nell’intraprendere questo viaggio che non è vero che nel Cilento non c’è niente. Come scrive, infatti, sul blog creato dalle ragazze per il loro progetto, CiLento in bici tra Arte e Racconto, Non è vero, qui c’è tutto, siamo NOI che manchiamo.
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Viaggiano con un bagaglio leggerissimo con solo l’essenziale per sopravvivere; fanno affidamento, infatti, all’ospitalità di chi, ad ogni paese che visiteranno, vorrà accoglierle in casa propria per un po’ di ristoro. Il loro viaggio sta, ormai, per terminare eppure, ovunque sono state, hanno trovato sempre qualcuno che le ha ospitate, che ha raccontato loro storie personali o leggende di tutti, e hanno vissuto quelle piccole avventure che ha solo chi vive la strada e non chi la usa di passaggio.