Sabatini in un’intervista ha parlato di Salernitana, della sfida con il “suo” Bologna e di Juve. Poi si dichiara: “Mi sento amato”
Water Sabatini ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha riavvolto il nastro della sua carriera soffermandosi su diverse tappe del suo cammino. Punto di partenza è l’esperienza più recente, cioè quella con la Salernitana. Sabatini ha da subito manifestato il suo stato d’animo: “Sono un uomo felice. Io adoro essere amato e qui mi sento amatissimo“. A Salerno, dunque, il Ds granata sta bene come chi non vuole più andare via. Inevitabile, però, pensare a cosa accadrà al termine della stagione in corso. A tal proposito Sabatini ha spiegato che in caso di retrocessione si è “impegnato verbalmente a rimanere, da parte mia rispetterò la parola, poi dipenderà dal club.
L’intervista è proseguita poi toccando altri due temi, ossia il possibile arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina del cavalluccio marino e più in generale il mercato di gennaio. In merito al primo punto Sabatini ha chiarito che Pirlo era un’ipotesi. “Ero alla ricerca di entusiasmo –ha spiegato il Ds– i dubbi prevalenti di Andrea erano legittimi”. Per un obiettivo sfumato, però, un altro è andato a segno e porta il nome di Nicola. E prima ancora sono tanti i colpi esplosi con successo da Sabatini, per la precisione 11. “Ho agganciato questo Ederson -racconta Sabatini- un giocatore di 22 anni che presto andrà a fare la mezzala in un grande club.” Poi prosegue: “Mazzocchi e Verdi sono state due operazioni brillantissime. Fazio e Perotti una meraviglia averli qui.”
Ribery, che campione
Sabatini si è poi espresso anche su Franck Ribery e sul suo possibile addio di cui si è parlato durante il calciomercato. Il Ds a proposito del campione francese ha rivelato: “Il giorno dopo il mio arrivo mi fa “Direttore, io non ce la faccio più a stare a Salerno. La gente ride quando perdiamo, a me non viene da ridere quando perdo“, poi ci ha ripensato“. A quel punto però Sabatini ha chiarito al francese che sarebbe potuta mancare la certezza del posto visto che lo scenario era cambiato dopo i nuovi acquisti. La risposta data da Ribery, riportata da Sabatini, è da vero campione: “Vorrà dire che mi batterò”.
Una doppia sfida
Nella prossima giornata di Serie A la Salernitana affronterà il Bologna, con cui Sabatini ha lavorato fino alla scorsa estate. Per il Ds si tratta infatti di una sfida particolarmente sentita: “Avevo deciso di non andarci, sarà una tempesta emotiva.” Eppure i rapporti con il presidente del club emiliano non si sarebbero interrotti serenamente. Sabatini, infatti, ha raccontato di essere stato licenziato dopo una sconfitta casalinga del Bologna. “Gli avevo comunicato che ero a disposizione, la mattina dopo mi ha comunicato l’esonero”, ha detto il Ds granata. Poi ha proseguito: “L’unica spiegazione è che gli stavo sul cazzo, perché complessivamente, sono un uomo che sta sul cazzo, alle persone, spesso ai presidenti.”
Roma e Inter
Screzi con la dirigenza a parte, Sabatini sembra portare comunque un bel ricordo dell’esperienza con il Bologna. Più burrascoso, invece, sembra essere stato l’addio con la Roma: “Nessun dubbio, l’esperienza più stremante. Finita perché Pallotta aveva nominato Baldini come suo consulente personale. Può un direttore sportivo serio accettare una cosa del genere?“.
Il direttore sportivo ha parlato anche dei suoi trascorsi all’Inter: “Il più grande errore professionale della mia vita. L’accettare una richiesta interna che prevedeva io fossi fuori dall’organigramma. Un errore tragico il mio. Dovevo rescindere il contratto prima di cominciare. Una situazione insostenibile.” Sabatini ha poi speso due parole su Dzeko, ex Roma, che ora gioca con la maglia dell’Inter ritenendo il tutto “Orrido”. E ha aggiunto: “Io ho solo pensieri stupendi per lui. Gli auguro sempre il meglio. I tifosi della Roma non hanno capito che erano due o tre anni che lo volevano cacciare.
Vlahovic e Donnarumma, trasferimenti non graditi
Sabatini ha espresso il proprio pensiero anche in merito alla cessione di Vlahovic dalla Fiorentina alla Juventus. Il Ds della Salernitana l’ha definito “Una roba ignobile. Insopportabile“. Poi ha proseguito: “Come fai a non avere nessuna riconoscenza per la società che ha creduto in te? Lo stesso vale per Donnarumma con il Milan. Qui entrano in gioco le qualità umane“.