Un rumeno dà fuoco ai suoi familiari e si impicca. I vigili del fuoco ritrovano i cadaveri carbonizzati di moglie e figlio abbracciati in camera da letto

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Orrore a a Capaccio (SA) dove un rumeno ha dato alle fiamme moglie e figlio di pochi mesi prima di togliersi la vita con una corda. Il tutto è successo in mattinata, in una casa prefabbricata di pochi metri quadrati, per fortuna abbastanza lontana dai centri abitati affollati.

Non si conoscono ancora i motivi che hanno portato l’uomo a commettere una brutalità del genere, dando alle fiamme le persone a lui più care per poi impiccarsi. I vicini riferiscono che spesso il rumeno litigava con la moglie alzando la voce ed è stato proprio uno di essi ad avvertire le Forze dell’Ordine in seguito ad un ulteriore litigio. Infatti, dopo aver sentito urla strepitanti e rumori forti, un vicino di casa, anch’esso rumeno, ha visto del fumo provenire dal prefabbricato e ha subito avvertito i Vigili del Fuoco.

Una volta domato il violento incendio, la scena a cui hanno dovuto assistere Vigili del Fuoco e Carabinieri aveva del macabro: due corpi carbonizzati, identificati poi come moglie e figlio di pochi mesi del rumeno, si tenevano abbracciati nella camera da letto distrutta dalle fiamme. Successivamente nel bagno, anch’esso distrutto dalle lingue di fuoco, i militari hanno rinvenuto il cadavere impiccato del rumeno che aveva commesso il folle ed estremo gesto di ardere vivi i suoi familiari.

Sul posto la Polizia scientifica ha raccolto tutti i dati utili a ricostruire la macabra vicenda che ha scioccato tutta la città di Capaccio. I Carabinieri, in collaborazione con la scientifica, indagherà sul fatto per fare chiarezza sull’orrendo omicidio-suicidio che ha scosso la provincia di Salerno.

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