“Bisturi e Comunicazione: un connubio necessario?” è il nome del corso che si terrà all’Ospedale Ruggi di Salerno mercoledì 5 dicembre: l’evento formativo mira a consolidare il ruolo della comunicazione in ambito sanitario tra professionisti e cittadini
Prenderà il via mercoledì 5 dicembre, alle ore 8.30, presso l’Aula Teatro del Plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona il corso “Bisturi e Comunicazione: un connubio possibile e necessario?”, evento formativo regionale ACOI che vede la Direzione Scientifica del dottor Mariano F. Armellino, Direttore dell’UOC di Chirurgia d’Urgenza e delle Urgenze Differite.
Il corso nasce dalla considerazione che in ambito sanitario la comunicazione ha un ruolo ed un peso rilevante nella relazione tra professionisti e cittadini, non solo per il dovere di rispettarne il diritto all’informazione, ma anche e soprattutto per promuoverne l’empowerment consentendo alle persone di acquisire un maggiore controllo sulle azioni che riguardano la propria salute.
È ormai riconosciuto che l’insoddisfazione dei pazienti ed i conflitti che ne conseguono sono spesso causati da una comunicazione inefficace che il paziente percepisce come “staccata e distante” dal punto di vista umano. Spesso infatti i pazienti non vengono sufficientemente informati sulle loro reali condizioni di salute, oppure non recepiscono efficaci messaggi sulle procedure chirurgiche cui saranno sottoposti, sulle possibili complicanze o sulla necessità di attivare controlli periodici; tendono così a disattendere le indicazioni dei medici con conseguenze facilmente immaginabili per la loro salute. Le cause di questo difetto comunicativo sono da ricercare nella eccessiva burocratizzazione del sistema, nella frequente “frettolosità” degli operatori, oberati dagli impegni, ma anche nella loro carente formazione in campo comunicativo – relazionale.
La finalità del Corso è quella di far acquisire ai discenti gli strumenti necessari per gestire in modo consapevole gli aspetti comunicativo-relazionali nella loro professione medica nonché strumenti dell’approccio narrativo al paziente, favorendo l’attenzione del discente verso gli aspetti emotivi del rapporto con il paziente.