Il Rotary Club di Nocera Inferiore-Sarno ha assegnato il premio a Pina Esposito, vicepresidente nazionale e presidente della sezione di Salerno – Avellino – Benevento di AISLA
Il Rotary Club di Nocera Inferiore-Sarno ha assegnato il premio “Award 2018” per il settore “volontariato” a Pina Esposito per il suo impegno a favore delle persone colpite da SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica e delle loro famiglie.
Dal 2008 Pina Esposito è impegnata come volontaria in AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e, dal 2011, ha dato vita alla sezione di Salerno – Avellino – Benevento di cui è presidente. Dal 2017, inoltre, ricopre il ruolo di vicepresidente nazionale dell’Associazione.
La consegna della targa è avvenuta il 14 giugno in una cerimonia al ristorante Il Bagatto a Pagani.
Antonio Bello, Presidente del Club Rotary Nocera Inferiore-Sarno, anno rotariano 2018-2019, ha commentato: “Il Club ha vissuto una serata emozionante, tutta dedicata al volontariato, illustrato da Pina Esposito con intelligenza sensibile e con abile dialettica. Tutti i soci hanno palesato la personale disponibilità al sostegno dell’AISLA”.
“Ringrazio il Rotary Club di Nocera Inferiore-Sarno per questo riconoscimento che sento di voler condividere con tutti i volontari impegnati a fianco delle persone che soffrono” spiega Pina Esposito, vicepresidente nazionale di AISLA e responsabile delle sezioni di Salerno, Avellino e Benevento dell’associazione – “Il nostro impegno va avanti con l’obiettivo di garantire alle persone con SLA la migliore assistenza possibile con percorsi di cura, visite specialistiche e aiuti concreti che arrivino anche a domicilio dei pazienti dopo la diagnosi, in modo che non si sentano mai soli di fronte alla malattia”.
La sezione, che ha sede a Castel San Giorgio (SA), opera su un territorio in cui si contano circa 150/180 persone colpite da questa patologia nelle 3 province di riferimento, a cui vengono garantiti servizi gratuiti come assistenza psicologica, trasporto dei malati verso i luoghi di cura con l’utilizzo di mezzi attrezzati, consulenza legale e amministrativa (legata per esempio all’ottenimento dei contributi per l’assistenza domiciliare cui i malati hanno diritto).
Inoltre, che dal 2015 AISLA e e l’Ospedale San Giovanni di Dio Ruggi D’Aragona sono impegnati in un progetto di assistenza delle persone con SLA che prevede visite periodiche in day hospital in un ambiente attrezzato per ospitare i malati e i famigliari e un team di medici esperti (tra cui neurologi, pneumologi, gastroenterologi, otorinolaringoiatri, terapisti del dolore, nutrizionisti che si aggiungono al personale infermieristico e i terapisti della riabilitazione) che ha il compito di seguire l’evoluzione della malattia.