Si chiama Antonio Rossi, per i fan Rosso Petrolio. Viene da Roma ed è fra i 10 finalisti del Premio Botteghe d’Autore, che si disputerà ad Albanella (SA) l’8 agosto, prima del concerto di Peppe Barra. L’abbiamo intervistato
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D: Ciao, Antonio: prima di tutto presentati ai nostri lettori.
R: Mi chiamo Antonio Rossi e sono di Roma. Da qualche mese ho iniziato questa cosa che ancora non saprei ben definire che si chiama Rosso Petrolio. In pratica consiste in me che vado in giro con la chitarra a suonare le canzoni che ho scritto.
D: Suonerai in finale al Premio Botteghe d’Autore, ad Albanella: come hai conosciuto la manifestazione e come sono andate le selezioni?
R: Sono davvero contento. Molti amici che fanno musica mi hanno parlato benissimo di questo premio e così io c’ho provato. Mi è andata bene e ne sono felice.
D: Parlaci del brano che porterai in gara.
R: È intitolato “Effetto farfalla” e l’ho scritto un po’ pensando a quello che viene chiamato butterfly effect. In realtà riascoltandolo ora mi sembra parli di tutt’altro. Ma va bene lo stesso.
D: Cosa deve aspettarsi il pubblico di Botteghe d’autore dalla tua performance?
R: Sostanzialmente deve aspettarsi uno che se ne sta solo soletto sul palco a urlacchiare le proprie canzoni. Non posso promettere altro.
D: Progetti attuali e futuri?
R: Sto finendo di registrare le mie canzoni in modo un po’ casalingo (come fanno più o meno tutti oggigiorno). Alcune le ho già pubblicate su Youtube e sulla pagina Facebook, però, dopo l’estate, vorrei dare un taglio più “istituzionale” al tutto e pubblicare un bell’EP. Restiamo in contatto così vi faccio sapere bene.
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