Nuovi aggiornamenti sul caso di Rocco Acocella, giovane skipper scomparso nel Mar dei Caraibi pochi giorni fa. Stando a quanto riferito da una cugina di Rocco, le ricerche si stanno concentrando in un punto lontano rispetto a quello inizialmente investigato
Pochi giorni fa, Rocco Acocella, un navigatore esperto ed originario del salernitano, è scomparso nel Mar dei Caraibi. Il giovano, partito il 17 giugno scorso dall’isola di Saint Martin, era diretto in Colombia per motivi di lavoro. Dal 29 giugno, il 30enne risulta disperso, e per il caso sono state allertate le autorità competenti.
Nuovi aggiornamenti sul caso arrivano dalla cugina Carla Acocella, la quale ha dichiarato in un’intervista a Rai 1 che le ricerche, anche con mezzi aerei, adesso potranno concentrarsi in un punto lontano rispetto al segnale d’origine. Un ringraziamento alla Farnesina, per l’approfondimento del caso.
“La comunicazione recente delle precise coordinate che sono state lanciate da questo segnale entro 19 ore tra il 22 ed i 23 giugno consentono ora alle autorità competenti di ipotizzare una velocità di navigazione abbastanza sostenuta, e quindi a concentrare la ricerca anche con mezzi aerei in un punto lontano rispetto a quello inizialmente investigato, e cioè quello dal quale è stato lanciato il segnale. Ringraziamo la Farnesina per l’impegno che sta approfondendo, e chiediamo di non abbassare l’attenzione su questo caso, di sensibilizzare le autorità competenti che al momento sono le colombiane, proprio a cercare rispetto a questi nuovi elementi di assoluta novità sul posizionamento dell’imbarcazione, che consentono di ritenere che in 13 giorni, dall’ultima rilevazione del segnale, stia viaggiando ad una velocità sostenuta.
Le informazioni che hanno consentito di individuare questa nuova rotta si basano anche su una collaborazione molto intensa che la famiglia sta tenendo con le autorità competenti e con la Farnesina, e anche grazie all’elevata competenza nautica di un familiare che ha collaborato nel tracciare questa nuova possibile rotta.
Rocco era una persona assolutamente esperta, che era lì per lavoro. Stava raggiungendo in Colombia, per poi spostarsi in Ecuador. Chiediamo di non abbandonarci, chiediamo di essere presenti su questa questione, soprattutto in questo ore che sono strategiche per ritrovarlo”.