A Roccadaspide un giovane è rimasto ferito in un incidente agricolo: gli è stata salvata la vita grazie ad un operazione chirurgica effettuata presso l’ospedale
Domenica 9 maggio, poco dopo le 20.00 è giunto con mezzi propri presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Roccadaspide un giovane di 29 anni (A.C.) vittima di un incidente agricolo (aveva impattato contro un albero mentre conduceva il suo trattore).
Le condizioni generali, inizialmente discrete, sono improvvisamente peggiorate nel corso dei primi accertamenti strumentali che hanno dimostrato una gravissima emorragia da lacerazione del fegato. L’equipe chirurgica formata dai Dott. Taddeo, Di Pace e Di Fiore, coadiuvati dagli anestesisti Dott. Lombardozzi e Mucciolo e dal personale infermieristico di sala operatoria ha condotto rapidamente il giovane in sala operatoria per una laparotomia d’emergenza che ha consentito di identificare una gravissima lacerazione del fegato con una imponente emorragia in atto (oltre 2 litri di sangue).
E’ stato praticato un packing peri-epatico, procedura salvavita di Damage Control Surgery (una strategia chirurgica messa a punto negli scenari di guerra) finalizzata al controllo dell’emorragia utilizzando grosse garze che vengono stipate intorno al fegato con lo scopo di comprimere e quindi arrestare le fonti emorragiche rinviando ad un tempo successivo l’asportazione del fegato danneggiato. A fine intervento è stata contattata la Centrale Operativa del 118 ed il giovane è stato trasportato presso il Trauma Center dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, diretto dal dott. Patrizio Festa che, a circa 12 ore di distanza, ha praticato l’intervento chirurgico finalizzato all’asportazione del fegato danneggiato (l’intero lobo sinistro). Le condizioni attuali del paziente sono discrete e, anche se la prognosi permane riservata, c’è un cauto ottimismo e la concreta speranza che il giovane sopravviva a questo gravissimo trauma.
Questa vicenda da un lato testimonia ancora una volta l’importanza di un Presidio Ospedaliero come quello di Roccadaspide, che serve un bacino di utenza vastissimo ed è posto in un territorio impervio e lontano dalle strade di grande comunicazione e dall’altro pone l’accento sull’assetto organizzativo del Presidio Ospedaliero che non può prescindere dalla presenza (in guardia attiva e/o in pronta disponibilità) di una serie di figure professionali che possano garantire la gestione dell’urgenza-emergenza soprattutto chirurgica e traumatologica anche alla luce di innumerevoli studi comparsi su prestigiose riviste internazionali che dimostrano come sia importante, ai fini della sopravvivenza dei pazienti traumatizzati gravi, la cosiddetta “Golden Hour” (l’ora d’oro), vale a dire la corretta e tempestiva gestione di tali pazienti nella prima ora post-trauma.
Da ciò l’auspicio che, pur nell’ambito di un processo di razionalizzazione generale delle risorse, si tenga conto della peculiarità del territorio e vengano potenziati sia in termini di dotazioni tecnologiche che di risorse umane, Ospedali come quello di Roccadaspide.