Ieri sera la musica è stata quella dei grandi classici della tradizione napoletana, rivisitati dal Coro polifonico Santa Sinforosa
Uno dei tanti appuntamenti che hanno arricchito le serate precedenti il giorno della festa dei santi patroni di Roccadaspide, Santa Sinforosa e San Getulio, è il concerto dell’Associazione Coro Polifonico “Santa Sinforosa”.
Il coro, anche se non nel formazione vista ieri sera sul palco, è stato costituito nel 2007 dall’unione delle intenzioni di due diverse associazioni preesistenti: l’EUTERPE onlus, associazione artistico-musicale, e l’associazione parrocchiale “Comunità viva”. Da allora, durante le diverse festività del paese, si esibisce ogni volta con un repertorio diverso e arricchito a seconda dell’apporto dei nuovi elementi. Per celebrare la santa, di cui il coro porta il nome, è stato scelto un repertorio formato dalle canzoni più famose del repertorio classico napoletano.
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Sotto la direzione musicale della maestra Sabina Martiello e con l’assistenza dell’organista Maria Rosaria Lettieri, 53 elementi provenienti anche da paesi vicini, coristi per passione e non di professione, hanno dato una nuova vita e un’interpretazione in chiave sinfonica di canzoni sia commoventi, come Scalinatella e Voce ‘e notte, che animate, come Dove sta Zazà e Levate ‘a cammesella.
Per quest’ultime due canzoni sono stati chiesti l’aiuto e la collaborazione dell’Associazione culturale e teatrale “La Maschera” del vicino paese Castel San Lorenzo: il presidente dell’associazione, Attilio Capozzolo, infatti, ha prestato le sue capacità recitative per creare una mimica, con la complicità di collaboratori delle due associazioni, e rendere scenicamente il testo delle canzoni.
Il pubblico numeroso ha dimostrato una vivace partecipazione all’esecuzione dei vari brani e, di conseguenza, un apprezzamento mai scaduto verso un settore musicale più tradizionale.