Si scatena la rivolta tra i dipendenti dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dopo il caso del paziente ricoverato per sospetta febbre suina

I dipendenti dell’ospedale “Umberto I”  di Nocera Inferiore hanno preso posizione dando sfogo a una rivolta in seguito al caso di sospetta febbre suina che ha colpito un paziente, 39enne, per alcuni giorni.

L’uomo, infatti, non è stato messo immediatamente in isolamento ed è stato trasportato diverse volte fuori reparto per consulenze e verifiche diagnostiche. Sin dal suo arrivo presso la struttura ospedaliera di viale San Francesco, fino al conseguente trasferimento al “Cotugno” di Napoli, il 39enne, era stato affidato agli addetti del CNS per il trasporto sanitario.

Nessuno, però, aveva avvertito tali dipendenti della condizione del paziente e di prendere precauzioni (indossare mascherine, guanti) per evitare qualsiasi tipo di contagio. Il virus H1N1, infatti, è trasmissibile non solo per via aerea, ma anche attraverso il contatto con superfici contaminate.

A tutela dunque dei propri operatori, la Fisascat Cisl ha annunciato che <<Dal 24 marzo saranno sospese le attività nel reparto malattie infettive, per preservare la salute degli operatori>>.

Il 39enne, intanto, è ancora ricoverato e tenuto sotto osservazione presso l’ospedale “Cotugno” di Napoli.