Svanito nel nulla dagli anni 70 stava per finire nelle mani di un miliardario americano
Un antico affresco ritrovato a seguito di scavi effettuati nel 1969 dall’ archeologo Mario Napoli e di cui si erano perse letteralmente le tracce, è stato ritrovato dalla Polizia Federale Americana. Era stato tenuto in un nascondiglio in Svizzera per diversi decenni fino alla spedizione negli U.S.A. , ma nonostante le certificazioni di spedizione, alla polizia di frontiera qualcosa non tornava.
Secondo il documento di provenienza l’opera giungeva dalla Macedonia ed era un regalo che l’avvocato lussemburghese Andrew Baker avrebbe voluto fare al ricco finanziere americano Michael Steinhardt. Alla richiesta di ulteriori informazioni da parte degli agenti statunitensi il legale ha risposto, dopo ben sette mesi, che l’oggetto in questione non sarebbe stato un regalo, bensì venduto per 12mila euro.
A quel punto la Polizia decide di indagare a fondo e scopre che la provenienza dell’opera non era macedone, ma pestana ed era stata trafugata più trentanni fa. L’affresco raffigurante un suonatore ed un uomo con la lancia contornati da melograni, rappresenta un’opera di inestimabile valore e faceva parte di una tomba di cui è conservato l’altro dipinto che secondo gli esperti è perfettamente speculare a quello trafugato. La vicenda, riportata dal giornale ”L’Espresso”, protrattasi per decenni, dovrebbe definitivamente concludersi con la restituzione dell’opera da parte delle autorità americane.