Quarto rinvio per le elezioni primarie in Campania. La commissione del centrosinistra si è pronunciata favorevole alla proroga di una settimana. E non mancano e polemiche
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Rinvio in Campania, ancora una volta, per le elezioni primarie: un voto a maggioranza favorevole di 9 nella commissione per le primarie del PD. I motivi del rinvio, spiega Antonio Amato, presidente della commissione, sarebbero di natura tecnica, ma la decisione del rinvio deve ancora essere approvata dalla direzione.
Inutile parlare del polverone sollevato in casa PD. I dissapori sulle decisioni sono presenti nelle migliori famiglie, ma il rinvio sembra non andare a genio a Marco Sarracino, Giovani Democratici, e a uno dei rappresentanti del candidato Vincenzo De Luca.
Secondo Sarracino, questa è una mancanza di responsabilità del partito, che non sta assolvendo il suo impegno, e tale situazione comporta una magra figura nei confronti degli elettori. Le elezioni regionali di maggio non possono subire un ulteriore rinvio, in quanto la situazione politica in Campania è già precaria, e poi perché non sono ancora state definite le alleanze.
Inoltre, il parlamentare del PD Fulvio Bonavitacola, insinua che i disguidi organizzativi che fanno capo a questo rinvio, siano soltanto scuse, e che questo rinvio prenda in giro gli elettori campani, già scossi dagli ultimi accadimenti.
In visita a Salerno, il candidato al PSI Marco Di Lello, ha dichiarato che il centrosinistra deve focalizzarsi sui punti fondamentali per trovare unità, in una situazione di disagio per il rinvio. Inoltre, ha criticato fortemente l’operato di Stefano Caldoro, attuale presidente della Regione, per il suo operato molto discutibile. La situazione, nonostante tutto, può e deve essere cambiata, per fare in modo che chi vota possa dare un giudizio ponderato. Sempre secondo Di Lello, questo rinvio non è stato richiesto dai socialisti, ed è davvero convinto questa volta, che le elezioni si svolgeranno a marzo.
Se la decisione del rinvio sarà accettata dalla commissione, bisognerà comunque attendere il beneplacito della direzione regionale del PD.
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