Nel fine settimana appena trascorso, l’associazione Benevento Longobarda ha dato vita a La contesa di Sant’Eliano, una interessante manifestazione storico-culturale. Insieme all’associazione che l’ha promossa, la manifestazione ha l’obiettivo di far rivivere la storia e l’atmosfera altomedievale della piccola città campana e la prima, storica, contesa che vi fu in città tra varie fazioni per aggiudicarsi la custodia delle reliquie di Sant’Eliano. Per un quadro storico preciso si può ricordare come nell’anno 763, Gualtari, gastaldo di Arechi II, si recò a Bisanzio, dove ricevette dall’imperatore romano d’oriente le sacre reliquie del martire Eliano. La traslazione delle reliquie di Sant’Eliano, è solo una delle tante che Arechi II effettuò a Benevento durante il suo lungo governo: una pratica che rispondeva ad esigenze spirituali, finalizzate a garantire pace e protezione divina al popolo longobardo e alla città ma, soprattutto, soddisfaceva una precisa esigenza politica di tradizione orientale: quella di rivestire di “sacralità” il potere.
Per via delle sue benefiche proprietà, le reliquie di Sant’Eliano furono contese, come detto sopra, tra quattro fazioni cittadine (denominate Fare), perché ciascuna voleva godere dei benefici della custodia.
Le quattro Fare che hanno preso parte alla rievocazione sono: la Fara del Duca (in rosso), che non ha partecipato alla contesa vera e propria delle reliquie in quanto vincitrice dell’anno scorso, la Fara della Principessa (in giallo), la Fara del Conte (in blu) e la Fara del Diacono (in verde), vincitrice della contesa conclusasi appena ieri.
Nelle giornate di venerdì 21, sabato 22 e domenica 23, l’evento è stato aperto ogni volta da un corteo storico che ha attraversato le strade cittadine, concludendosi, ogni volta, alla Rocca dei Rettori, luogo in cui si sono svolti i tre diversi palii, uno per giorno, in cui si è articolata la contesa. La ripartizione in tre giorni della sfida è modellata sulla suddivisione delle classi sociali del mondo longobardo: il primo giorno si sono sfidati i Servanti, cioè coloro che svolgevano attività di artigianato e lavori agricoli; il secondo giorno è stata la volta degli Arimanni, ovvero gli uomini armati di sangue longobardo; infine, si sono dati battaglia, nella giornata conclusiva della manifestazione, i Cavalieri delle tre Fare contendenti.
Una rievocazione senza dubbio precisa e accurata in ogni dettaglio: partendo dai costumi che rispecchiavano fedelmente l’abbigliamento longobardo romanizzato; fino alle armi, scudi ed elmi utilizzati propriamente nelle varie sfide. Il tutto nasce nel 2011 dall’iniziativa di un gruppo di giovani appassionati di storia, determinati a mettere in risalto il patrimonio storico, materiale e immateriale della propria antichissima città. L’ottima affluenza di pubblico ha reso la manifestazione ancor più interessante, soprattutto se si evidenzia che l’associazione Benevento Longobarda, per la realizzazione di questo bellissimo evento, non ha ricevuto nessun tipo di aiuto esterno, contando soltanto sull’appoggio dei propri soci.
In sostanza, un evento grandioso, che ha trasportato Benevento indietro nel tempo, permettendo a tutti di vivere, in prima persona, l’atmosfera del mondo medievale e i suoi principali avvenimenti.