Con la maglia della Salernitana aveva già giocato nel 2004, collezionando la miseria di tre presenze. Oggi Giuseppe Rinaldi rappresenta un perno della retroguardia granata e, dall’alto dei suoi 33 anni suonati, è uno dei più esperti del gruppo. Insieme a Molinari e Tuia, contribuisce ogni domenica ad ergere un muro per gli attaccanti avversari e difficilmente Perrone potrebbe fare a meno di lui. “Giocare in una difesa a tre o a quattro per me è indifferente – ha dichiarato stamane il difensore napoletano in conferenza stampa – forse l’unico problema potrebbe essere rappresentato dal fatto che in una linea a quattro un centrale deve per forza di cose sacrificarsi sull’esterno. L’anno scorso giocavo da centrale di una difesa a tre, quest’anno il ruolo di terzo centrale di destra è diverso ma mi sto trovando bene”.
Rinaldi torna poi sulla gara vinta sabato scorso a Gavorrano e spiega cosa è successo sullo 0-2: “Non credo sia stato un calo mentale perché abbiamo continuato a tenere il possesso palla. Poi una rete a mio giudizio in fuorigioco ha riaperto la partita e abbiamo subito il secondo gol per un errore che può capitare a chiunque”.
Sabato all’Arechi arriva il Teramo, che per Rinaldi “verrà a Salerno per il pareggio. È una squadra tignosa che sta facendo risultati soprattutto in casa. Loro sanno che possiamo fargli male e per questo penso stiano prendendo le giuste precauzioni”. Per questa partita la società ha varato l’iniziativa “Hyppo Family”, per cercare di richiamare più gente allo stadio. Proprio sull’importanza del pubblico, Rinaldi ha puntualizzato: “Sarebbe bello giocare all’Arechi con tanta gente per l’ultima gara dell’anno. Sappiamo che c’è crisi ma è bello vedere la curva piena ed è un orgoglio per noi giocatori. Quante persone mi aspetto? Sarebbe già bello ripetere i numeri del match contro l’Aprilia”.
L’ex stabiese è sicuramente uno degli uomini spogliatoio della squadra, ma per lui il merito della serenità del gruppo è soprattutto di mister Perrone. “È un piacere fare allenamento con lui – ha detto Rinaldi – Mentre altri allenatori si arrabbiano se fai battute quando ti alleni, per lui non ci sono problemi perché capisce che c’è tanta concentrazione da parte di tutti: è anche merito suo se stiamo con il sorriso anche prima delle partite. Infonde tranquillità, cosa che non avveniva prima, forse perché Galderisi, essendo di Salerno, sentiva maggiormente le partite e ci trasmetteva un po’ di tensione in più”.
Sul suo futuro: “Ho un contratto annuale. Farò il possibile per vincere il campionato, per dimostrare alla società di essere importante per questa squadra, sperando di essere riconfermato”.
Infine su Lotito: “È un presidente a 360 gradi, fa sentire sempre la sua presenza, anche quando non c’è: è bello avere un presidente come lui”.