Per l’esondazione che ha colpito Rii Santa Marina, Foce e Palazzo, l’Amministrazione di Giuseppe Canfora ha chiesto al Governo lo stato di calamità naturale
[ads1]
L’esondazione dei Rii Santa Marina – affluenti del fiume Sarno – rappresenterebbe un circoscritto ma rilevante disastro ambientale.
Localizzati in un territorio agricolo in fase di raccolto, i disagi connessi, a carico della comunità, hanno indotto l’Amministrazione Canfora a chiedere ufficialmente il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
Infatti come ha tenuto a spiegare il primo cittadino di Sarno: “La gravità dei danni, ancora da determinare e quantificare, richiede l’adozione di provvedimenti straordinari per fronteggiare le emergenze determinatesi. Ci sono le condizioni di fatto e di diritto per richiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di calamità naturale per le zone colpite“.
Nei giorni scorsi, in seguito ad una verifica in loco, era già stato riscontrato un preoccupante stato di pericolosità e di allerta nelle zone limitrofe ai Rii Santa Marina.
Infatti come si legge nella delibera di giunta n. 79, a causare l’esondazione sarebbe stato l’improvviso innalzamento del livello dei corsi d’acqua, “dovuto ad alcune manovre effettuate dalle strutture che sovrintendono alle captazioni delle sorgenti Foce e Santa Marina“. Tutto ciò ha poi provocato l’allagamento di una vasta zona agricola, soprattutto nella frazione di Lavorate, con danni alle colture.
Per questo, in una nota inviata il 12 giugno scorso, Canfora segnalava il riscontro di “incaute ed inattese manovre effettuate nella giornata dell’11 giugno dall’acquedotto campano”, richiedendo l’intervento del neo Prefetto di Salerno, Antonella Scolamiero, e sporgendo una denuncia-querela nei confronti della Procura di Nocera Inferiore per individuare eventuali responsabilità.
Rispetto ai lavori effettuati, non di stretta competenza del Comune – come spiegato per inciso da Canfora – lo stesso sindaco ha dichiarato di dover e di voler essere informato “al fine di tutelare e salvaguardare i cittadini”.
[ads2]