Riformismo Mancato; società,consumi e politica dell’Italia del miracolo. Marcello Ravveduto spiega le ragioni di questa scelta: “Non più solo divulgazione storica ma ricerca scentifico-sociale”
Ieri pomeriggio, giovedì 3 aprile, alle ore 18.00 presso la sede della Camera di Commercio di Salerno sita in via Roma, si è tenuta la presentazione del libro Riformismo Mancato di Marcello Ravveduto e Massimiliano Amato, due autori che legati dalla stessa passione per la scrittura, ma non dallo stesso percorso professionale, l’uno storico appassionato e docente universitario, l’altro giornalista, hanno abbracciato questo progetto fino a renderlo possibile.
Hanno partecipato al dibattito i migliori docenti e intenditori della storiografia italiana ed europea che, dopo una breve intervento personale sul libro, hanno lasciato lo spazio a chi, nelle notti di quest’inverno, o qualcosa in più, ha scritto su fogli interminabili, la stesura di questo libro.
Trattazione che secondo le intenzioni degli scrittori si presenta divisa in due parti, la prima parte curata da Marcello Ravveduto, la seconda parte conclusiva curata da Massimiliano Amato e che, secondo l’analisi economica del Professor Pietro Cavallo, che ha presieduto alla presentazione del libro, snellisce, in un periodo di forte crisi dell’editoria, i costi di due libri separati.
A fare da cornice a questa pubblicazione la storia del Miracolo Economico, come figlia dell’avanzato Centrosinistra negli anni che vanno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino al boom economico. Un’analisi che si spinge oltre i limiti storici e che vuole intrecciare la storia sociale alla storia politica.
Non un libro storico quindi, anche se il titolo-provocazione lascia intendere diversamente, ma un libro che si serve della storia per raccontare l’evoluzione culturale, sociale ed economica dell’Italia degli anni ’50.
Infatti Marcello Ravveduto ha affermato: “Quando ho pensato a questo nuovo progetto non avevo intenzione di discostarmi da quella che è la mia professione. Il mio interesse era quello di realizzare un libro che fosse una divulgazione storica, ma poi, addentrandomi nella scrittura, mi sono reso conto indirettamente di aver abbandonato quel pensiero e di aver regalato a me stesso innanzitutto e ai miei lettori, una ricerca scientifica basata sullo studio della società del tempo grazie alla navigazione digitale“.
In seguito, abbiamo chiesto a Ravveduto il perché della scelta del titolo Riformismo Mancato: “Perché sulla falsa riga dell’era del progresso, del miracolo economico, dove la borghesia chiedeva l’affermazione sociale e aveva ormai mentalizzato l’idea di benessere, la compagine politica non ha saputo dare una chiara risposta di riforma rifugiandosi in quella che è la tipica espressione usata anche oggigiorno: il paese ha bisogno di un cambiamento radicale”.
Intanto attendendo gli sviluppi della classe dirigente la società continuerà a rinnovarsi, e chissà tra 20anni ci ritroveremo di nuovo qui, ad assistere alla presentazione di un nuovo libro di Ravveduto che racconterà del ventiduesimo millennio: del tramonto delle riforme e della sempre più crescete voglia di emersione della società, nella sua magica concezione.