Rifiuti accumulati sulle spiagge salernitane: l’indagine Beach Litter, condotta da Legambiente, ha monitorato 29 spiagge italiane e 25 del Mediterraneo
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SALERNO – Volontari impegnati nel fine settimana, nell’ambito del progetto Spiagge e Fondali puliti – Clean-up the Med 2015” di Legambiente creata in collaborazione con Cial, Novamont, Mareblu e Virosac, a ripulire le spiagge da Ascea a Pozzuoli dal litorale di Salerno a Giugliano dai rifiuti accumulati di ogni genere e di tutte le forme e dimensioni: dalle bottiglie,contenitori e oggetti di plastica ai mozziconi di sigaretta cotton fioc e assorbenti e così via. Ieri in occasione della giornata conclusiva sono stati presentati i dati dell’indagine “Beach litter” realizzata da Legambiente, che ha monitorato 29 spiagge italiane e 25 spiagge del Mediterraneo.
L’indagine “Beach litter” è stata eseguita dai volontari dell’associazione ambientalista da aprile a maggio 2015 e ha riguardato tre spiagge della Campania: Pozzuoli, Pontecagnano ed Eboli su un’area complessiva di 14.000 mq, dove sono stati trovati 5675 rifiuti spiaggiati . Il 73% dei rifiuti monitorati riguarda la plastica.Principali indicatori presi in considerazione sono: la composizione del rifiuto e la sua quantità e grandezza. Le aree sono state scelte cosi’ da effettuare il campionamento su transetti di 100 metri di lunghezza di spiagge libere e ogni singolo campionamento ha tenuto conto del protocollo di monitoraggio messo a punto dal ministero dell’Ambiente e dell’Ispra. I dati piu’ preoccupanti hanno riguardato la spiaggia di Eboli dove su un’ area di 2500mq sono stati ritrovati 4886 rifiuti e dove il 25% è costituito da resti plastici formati in prevalenza da seminiere in polistirolo espanso, provenienti dalle produzioni agricole della zona. A Pontecagnano invece su circa 8000mq ritrovati appena 160 rifiuti, il 25% dei rifiuti riguarda bottiglie e contenitori di plastica. Nel napoletano a Pozzuoli su un’area di 3500 mq trovati 629 rifiuti di cui il 19% riguarda i mozziconi di sigarette.
“Sono tanti i danni provocati dai rifiuti spiaggiati” – spiega Antonio Gallozzi, direttore Legambiente Campania – “danni che fanno male all’ambiente e alla fauna, all’economia e al turismo. Un’aggressione continua e insopportabile ai danni dei paesaggi che amiamo di più, a cui è impossibile rimanere indifferenti. Le numerose adesioni e la partecipazione di tanti volontari in questo week-end testimoniano la voglia di partecipare dei cittadini, che credono e dimostrano come un miglioramento della qualità della vita passa anche attraverso la pulizia e la corretta gestione delle aree demaniali.” E con spiagge Pulite Legambiente ha esaminato lo stato di salute delle coste campane e, in particolare, dei processi di erosione che minacciano il litorale. Secondo il Rapporto del 2006 su Lo Stato di salute dei litorali italiani, curato da Enzo Pranzini dell’Università di Firenze e ad oggi il quadro più aggiornato a livello nazionale, in Campania su 224 km di spiaggia 95 km sono in erosione pari al 42,4%. E davanti a questi numeri incombe un grande progetto di artificializzazione.
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