Il Consiglio Comunale di Battipaglia affida il destino della società partecipata Alba Srl alla accettazione della riduzione degli stipendi da parte delle maestranze
Battipaglia – Ieri sera, in seduta di Consiglio Comunale si è discusso sulla proposta di deliberazione relativa alla ricapitalizzazione (la cui votazione è stata rimandata alla prossima convocazione) della Società Municipalizzata “Alba s.r.l.” per una somma pari a quasi 2 milioni di euro a titolo di copertura delle perdite di esercizio degli ultimi anni.
Il dibattito tra i consiglieri intervenuti si è aperto con l’intervento del vicesindaco Stefano Romano che ha precisato come la ricapitalizzazione imponga una ristrutturazione seria della società ALBA srl soprattutto e necessariamente operando una correzione sui costi delle maestranze. In sintesi l’indirizzo politico al centro della questione è stato di subordinare la ricapitalizzazione all’accettazione, da parte di tutti i dipendenti, del contratto collettivo nazionale Enti Locali ovvero del contratto multiservizi. Infatti, la modifica dell’inquadramento contrattuale lavorativo comporterebbe per la partecipata e, di conseguenza, per i cittadini battipagliesi un risparmio annuo di circa 200.000,00 euro.
Oltre alla revisione di contratti di lavoro si renderebbe necessaria anche una radicale ristrutturazione della società che, attraverso il risparmio annuale ottenuto, dovrebbe essere in grado di incrementare gli investimenti in attrezzature con un conseguente miglioramento del servizio di igiene urbana e un atteso quanto auspicato rilancio generale della partecipata che, dal 2002 ad oggi, è costata oltre 152 milioni alla nostra comunità ed è stata ricapitalizzata ben sette volte da parte dell’Ente locale.
Sulla proposta il consigliere Egidio Mirra ha tenuto a precisare: “Stasera, di fatto, viene chiesto un sacrificio ai lavoratori, ma un consiglio comunale che affida la decisione alle maestranze si comporta come Ponzio Pilato: ritengo che sia la maggioranza e quindi chi governa a dover determinare responsabilmente delle scelte e non i dipendenti che, con “una spada di Damocle” sulla testa, devono prendere una decisione così determinante per la propria vita”.
A conclusione degli interventi che si sono avvicendati durante la seduta di consiglio, l’indirizzo politico è stato votato con 14 pareri favorevoli e 3 contrari (D’Acampora, Liguori , Vicinanza). Unico astenuto, il consigliere Pino Bovi.