In occasione della riapertura del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, al via la II edizione di Contemporanemente Museo-Plasmando il tempo
[ads1]
Si è tenuta oggi, 23 aprile alle ore 17.30, la cerimonia per la riapertura del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, sito in Via Lucania. Facendo un piccolo passo indietro, si deve ricordare che il Museo era stato chiuso al pubblico l’11 ottobre 2013 in seguito a un forte temporale che aveva danneggiato il tetto della struttura, causando ingenti infiltrazioni. Oggi, finalmente, persone di ogni età hanno potuto accedere di nuovo al museo e ammirare i numerosi resti dei corredi funerari etruschi esposti all’interno.
In occasione dell’evento, la Soprintendenza Archeologica della Campania e quella delle Belle Arti e Paesaggio di Salerno, hanno presentato la II edizione di “Contemporaneamente Museo-Plasmando il tempo“, a cura di Maria Giovanna Sessa e Rosa Carafa.
L’iniziativa ha visto come protagonista le opere dell’artista Alessandro Mautone: uomo dal grande estro creativo, schivo ai discorsi in pubblico e con un elevato carico di umiltà. La mostra, esposta nel grande spazio museale al primo piano, ha dato il benvenuto ai suoi visitatori con un’imponente struttura in legno dal design moderno realizzata dall’ingegnere Gianfranco Marra e dagli architetti Marianna Nivelli e Luca Mascolo, facenti capo allo studio Arching-Lab (www. arching-lab.it) con sede in Salerno. Lo studio Arching-Lab, partner dell’iniziativa, ha collaborato attivamente alla cura della progettazione per l’allestimento della mostra, coadiuvando anche il lavoro dell’artista Mautone, che ha impreziosito la struttura in legno con nove metope in terracotta a mo’ di fregio, rappresentanti il passaggio temporale dal passato, al presente fino ad arrivare al futuro.
Il titolo dell’opera è Qui ed Ora.
Proseguendo la visita, la prima grande sala espone la grandiosa nave di Giasone, approdato alle foci del Sele alla guida degli Argonauti. L’originalità della opera, come ha mostrato l’autore, sono le pipe estraibili in terracotta inserite al posto delle ciminiere.Gli otto vasi-oracolo che si vedono al lato destro della grande sala, sono ispirati alla scultura di Moore e rievocano insieme alla nave di Giasone, la fondazione del Santuario di Hera Argiva.
L’ultima parte del percorso è costituita dai Quasi paralleli: vasi quadrangolari in terracotta ingobbiata, decorati con sottili motivi vegetali.
Durante l’evento ha preso la parola il Primo cittadino di Pontecagnano, Ernesto Sica, che ha espresso l’intenzione di costituire all’interno del Museo una Biblioteca, convinto della notevole portata della struttura.
[ads2]