Regione Campania, De Luca parla di un nuovo piano per l’assunzione dei giovani. Ecco i dettagli e tutti i progetti per gli under 35
Regione Campania, il prossimo 13 giugno sarà reso pubblico il suo piano per l’occupazione alla presenza di altri presidente di Regione del Sud.
L’annuncio lo ha dato il governatore Vincenzo De Luca, nel corso del suo appuntamento settimanale sul canale di LiraTv. De Luca ricorda la proposta di anni fa sull’introduzione nella pubblica amministrazione di almeno duecentomila giovani per tutto il Sud
«Hanno fatto finta di non capire – dichiara De Luca – e allora partiamo con la Campania». Regione che per l’occupazione, chiarisce, ha fatto già tanto: “Il progetto Garanzia giovani, con finanziamenti nazionali ha prodotto 22mila posti stabili. Nei giorni scorsi abbiamo provveduto alla stabilizzazione di 600 dipendenti dei Centri per l’impiego delle vecchie Province. Abbiamo dato inoltre finanziamenti enormi alle imprese per creare lavoro. Insomma abbiamo già fatto un grande sforzo per gli investimenti privati e per l’utilizzo dei fondi pubblici». Resta un capitolo ancora aperto: quello del precariato. «Per i precari della sanità – dice De Luca – ci siano impegnati a stabilizzarli nell’ambito di regole legislative chiare. Rimangono gli Lsu ma questo è un problema nazionale».
La Regione vuole fare però un ulteriore passo in avanti relativo ad un piano per il lavoro. «Il progetto lo illustreremo il 13 giugno. Attraverso procedure trasparenti, gestite dal Formez, si faranno dei corsi concorso che hanno uno sbocco garantito a livello occupazionale, per chi li supera. La Regione finanzia questi corsi concorso con 100 milioni di euro».
La prima parte del progetto sarà dedicata a coprire le piante organiche dei Comuni. «Solo i Comuni della Campania avranno una perdita di circa 10mila dipendenti. Se ci limitiamo a coprire questi vuoti mandiamo a lavorare già 10mila giovani laureati e diplomati, facendo una grande operazione di ringiovanimento e di qualificazione della Pubblica amministrazione, perché a volte figure tecniche, oggi decisive, non ci sono più».
Almeno 60mila immissioni di personale under 35, dunque, nelle amministrazioni locali. Il governatore tiene a precisare come non si tratti di assistenzialismo, ma di una rivoluzione che riguarda «la formazione e l’assunzione». Subito dopo però puntualizza come la sua sia «una sfida». «Non voglio creare aspettative eccessive, ma cominciamo questo percorso. Poi intendiamo aprire una battaglia con il governo nazionale, credo che avremo come interlocutore i ministri del Lavoro e della Funzione pubblica, perché vogliamo chiedere anche l’ampliamento delle piante organiche».