Regione Campania, trovata una cimice a Palazzo Santa Lucia. Vincenzo De Luca intercettato. Possibile collegamento al caso Mastursi
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I problemi a Palazzo Santa Lucia sembrano non avere fine. Protagonista, ancora una volta, è il governatore della regione Campania Vincenzo De Luca. È emerso dai verbali di un interrogatorio del 10 marzo, che il governatore era posto sotto intercettazioni. De Luca ha affermato che durante alcuni lavori di ristrutturazione fatti poco dopo il suo insediamento, è stata trovata una cimice per intercettazioni ambientali. Per questo motivo è ancora da verificare se la microspia fosse destinata a spiare Vincenzo De Luca o il suo predecessore Stefano Caldoro.
I verbali in questione risalgono al caso Mastursi, ex capo della segreteria di De Luca, quando l’attuale governatore della Campania venne ascoltato sull’intricata vicenda che lo vedeva connesso al presunto tentativo di Guglielmo Manna di ottenere una carica nella sanità. È da chiarire, inoltre, se la cimice fosse stata introdotta proprio dagli inquirenti che stavano indagando sulle telefonate di Mastursi, di Manna e di sua moglie Anna Scognamiglio, anche lei indiziata.
I magistrati non hanno fatto luce sul possibile utilizzo della microspia, tuttavia, il resto dell’interrogatorio si è basato sulla ferrea difesa di De Luca alle accuse recapitategli affermando, davanti ai sostituti procuratori Giorgio Orano e Corrado Fasanelli, di essere all’oscuro di tutto. Mastursi non ha smentito la dichiarazione di De Luca: “Non ho mai avuto contatti con il giudice Anna Scognamiglio”. Il mese scorso per De Luca è arrivata la richiesta di archiviazione. Ciò non ha però precluso la conferma delle accuse per Scognamiglio, Manna, Mastursi, Gianfranco Brancaccio, Giorgio Poziello e Giuseppe Vetrano.
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