Il Real Polverificio Borbonico, entro fine anno, verrà acquisito tra le fila del patrimonio comunale del Comune di Scafati. Oggi l’avvio delle pratiche
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Il Real Polverificio Borbonico o la Real Polveriera Borbonica di Scafati fu costruita per ordine di Ferdinando II di Borbone, che aveva progettato di soddisfare il fabbisogno del Regno delle Due Sicilie. Secondo l’esperienza maturata all’estero e seguendo i canoni scientifici più avanzati, i lavori iniziarono nel 1851 e nel 1854 il polverificio era già operativo. In seguito all’opera di bonifica intrapresa da Re Ferdinando nel 1855, ci fu un significativo ampliamento territoriale e produttivo della fabbrica, a tal punto che nel periodo postunitario il Real Polverificio divenne una delle fonti di rifornimento di polvere nera per le forze armate italiane.
Questo pomeriggio, il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, e l’assessore alla Cultura, Antonio Fogliame hanno accolto al Real Polverificio la visita dell’on. Guglielmo Vaccaro, del Direttore dell’Agenzia del Demanio nazionale, Roberto Reggi, del Direttore del Demanio Campania, Dario de Girolamo, del Capo del Demanio Salerno, ing. Russo. L’incontro è servito ad ufficializzare l’avvio delle pratiche per l’acquisizione al patrimonio comunale del maestoso edificio Borbonico e dei circa sei ettari di giardino attiguo.
Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti: “Il Real Polverificio all’inizio del mio primo mandato era una struttura inaccessibile. Abbiamo provato a renderla fruibile, organizzato Mostre ed eventi, sicuramente se la proprietà fosse stata nostra da subito avremmo riversato qui parte dei fondi ottenuti con i progetti del Piu Europa. Si concretizza finalmente l’idea di poter agire in autonomia sulla struttura avviando progetti importanti vista anche la vicinanza con la Città di Pompei”.
L’assessore alla Cultura, Antonio Fogliame: “Dopo tanti anni finalmente si concretizza la possibilità di avere tra le proprietà comunali il Polverificio. Una struttura storica che per la Città di Scafati ha una valenza enorme sia dal punto di vista artistico-culturale sia per le potenziali risorse di sviluppo turistico-economico. L’attuazione del decreto-legge del 29.7.14 n.104 (Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, un credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura) inoltre, invoglierà i privati ad investire nella cultura”.
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