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Il Re Leone al Kamaraton, la quinta dimensione dello spettacolo

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Il Re Leone al Kamaraton, la quinta dimensione dello spettacolo

La Meglio Gioventù nella cornice del Kamaraton con Il Re Leone. Uno spettacolo che premia il senso di appartenenza ad un sogno condiviso

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La Meglio Gioventù ritorna all’anfiteatro Kamaraton con un nuovo musical, Il Re Leone, dopo il successo del precedente Pinocchio.

Con la regia di Roberta Nicolella e le scenografia di Tommaso Del Guadio, curato nelle coreografie da Emilia Volpe, il musical è un audiovisivo fisico, che si muove nello spazio e nel tempo aggiungendo una quinta dimensione allo spettacolo, al senso dello spettacolo.

re leone
Il Re Leone al Kamaraton

Se dal teatro contemporaneo ci aspettiamo lo sprofondamento del palcoscenico e la sperimentazione, con Il Re Leone l’Associazione teatrale crea continue entrate e uscite dal luogo deputato per creare una sinergia che rimane il succo del musical.

Non basta la cura ai dettagli, con i costumi meravigliosi di Anna Milo e con le maschera di Sabina Valiante di manifattura singolare e personale, né il coro dirompente e sicuro che plasma un’atmosfera tridimensionale diretto e “interpretato” da Teresa D’Alessandro e Anna Bardaro, con la partecipazione del noto Manfredo D’Alessandro (Direttore dell’Orchestra del Cilento); le voci di Noemi Sgueglia (nelle vesti della scimmietta Rafiki) e Antima Magliano (nella parte di Nala grande), sono qualcosa di indefinibile per la potenza espressiva che emanano sotto il cielo stellato del Kamaraton.

Non basta l’attenzione alla recitazione, che ogni volta si perfeziona assumendo ruoli sempre più caratteristici come Scar interpretato da Tommaso Del Gaudio, riuscendo benissimo nel ruolo del cattivissimo e viscido fratello di Mufasaa, con il volto del brillante Alessandro Magliano che, lo scorso anno, illuminò la scena con “Pinocchio”.

Quest’anno l’esordio nel ruolo da protagonista, Simba grande, è Vincenzo Sgueglia: posato e raffinato, la sua recitazione si esprime in movimenti equilibrati e chiari, con una delicatezza che incorpora il personaggio di riferimento, Simba, l’eterno cucciolo crisalide di un Re.

Divertenti Timon e Plumbaa (il mutevole don Antonio Toriello), che animano moltissimo il pubblico sempre numeroso e attento, che segue con costanza il potenziale artistico portato avanti da La meglio Gioventù. 

Niente delude, consapevoli di essere di fronte ad un’Associazione che lavora duramente e con serietà tutto l’anno per poi esplodere in momenti di puro spettacolo.

Abbiamo le tre dimensioni, che fanno del teatro un organismo che si muove nello spazio in maniera realistica. La quarta dimensione poi, conosciuta come il Tempo, definisce l’esistenza temporale dell’evento, unico e irripetibile, che si compie in un determinato momento.

Il Re Leone, messo in scena dalla gioventù camerotana, attiva una quinta dimensione: la realizzazione. 

I contesti piccoli sono per antonomasia i posti più ricchi, ma anche i più difficili da svecchiare e trasformare. La Meglio Gioventù invece, continuando con costanza negli anni, propone qualcosa di nuovo ad ogni occasione per condividere il percorso graduale che si percorre tutti insieme.

Una moltitudine di giovani travestiti e danzanti che ringraziano orgogliosi il pubblico, è la quinta dimensione.

L’emozione che si percepisce dai piccoli errori durante la rappresentazione, è la quinta dimensione.

I volti soddisfatti e commossi, le voci tremolanti ed entusiaste, sono la quinta dimensione.

La preparazione, il sacrificio e la costanza che coinvolge ogni singolo componente, sono la quinta dimensione.

Il Re Leone, ieri sera (17 agosto) al teatro Kamaraton, esprime una nuova essenza dello spettacolo. Quando i giovani credono fermamente nel sogno che li stimola ad andare avanti, la realizzazione non è fine a se stessa, ma è una tappa successiva alla precedente, è un seme che continua a coltivare.

Lo spettacolo che si ripete, raccogliendo sempre più sfide, è la quinta dimensione che La Meglio Gioventù scrive a ridosso del Kamaraton, l’unico luogo che merita “la prima” di ogni nuova serie di successi.

Galleria fotografica a cura di Pietro Avallone 

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Laureata in D.A.M.S presso l'Università di Udine, giornalista pubblicista, curo da un anno la rubrica ZONmovie con un bel gruppo di collaboratori. Cerchiamo di seguire gli interessi dei lettori, ma allo stesso modo vogliamo garantire i contenuti, sempre ben argomentati e fondati rispetto a ciò di cui parliamo. Analizziamo la rubrica in relazione all'arte, all'animazione americana e seguiamo le migliori serieTv e, con speciali dedicati, offriamo retrospettive sulle serie più attese. Inoltre, anche la nuovissima rubrica "Dal libro allo schermo" garantisce una pluralità di contenuti. Non solo. ZONmovie propone anche una sezione dedicata alla WebSerie, con appuntamenti settimanali.