Un servizio di trasporto per i bambini disturbi psico-motori: l’iniziativa esemplare del Comune di Ravello. Le parole dell’assessore alle politiche sociali, Natalia Pinto
Superare e colmare il divario spesso esistente fra istituzioni e cittadini, fra territorio ed amministrazione favorendo la collaborazione, il dialogo ed il confronto. E’ improntata a questa filosofia l’iniziativa ad opera del Comune di Ravello che ha attivato un servizio di trasporto sociale per bambini con disturbi psico-motori.
Il servizio, finanziato interamente dal Comune, è stato affidato alla Cooperativa Sociale «L’Alveare».
Gli incaricati garantiranno, con un mezzo ad hoc, il trasporto settimanale delle mamme e dei bambini al centro di Maiori.
L’Amministrazione comunale ha così recepito le istanze di un gruppo di genitori ravellesi che qualche tempo fa si erano fatti portavoce dell’esigenza dei propri figli (si tratta di bambini con difficoltà psico-motorie che devono frequentare un apposito centro riabilitativo) a poter raggiungere Maiori usufruendo di un servizio di trasporto ad hoc.
E così, con provvedimento n° 67 del 22 maggio scorso, l’Amministrazione Comunale di Ravello, guidata dal sindaco Salvatore Di Martino, ha deliberato quanto necessario in favore degli utenti con difficoltà psico-motorie, garantendo non solo il trasporto specializzato per i bambini ravellesi che necessitano quotidianamente di recarsi al centro riabilitativo di Maiori, ma anche un evidente conforto alle famiglie, oberate dalla difficoltà logistica del trasporto quotidiano.
“Un’iniziativa esemplare, di grande valore morale e sociale e, soprattutto, senza precedenti storici“, afferma con soddisfazione l’assessore alle politiche sociali, Natalia Pinto.
“Un risultato frutto della grande attenzione e sensibilità dell’Amministrazione alle problematiche dei più deboli – continua – una reciprocità fatta di lavoro costante ed improntata alla consapevolezza che il futuro di un territorio è nelle mani dei bambini e quello di un’Amministrazione nella capacità di saper ascoltare».