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7^ Rassegna Teatrale “San Demetrio” di Salerno

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7^ Rassegna Teatrale “San Demetrio” di Salerno

7^ Rassegna Teatrale “San Demetrio 2019”,  organizzata dalla Compagnia “Le Voci di dentro

Salerno– Continua con il secondo appuntamento in programma la 7^ Rassegna Teatrale “San Demetrio, organizzata dalla Compagnia “Le Voci di dentro” a sostegno dei servizi caritativi e missionari della Parrocchia San Demetrio di Salerno.

Stasera, venerdì 22 alle ore 20:30, sarà l’Associazione culturale “Teatro del Verde e del Blua calcare le tavole del cine-teatro San Demetrio di Salerno – Via Dalmazia 4, portando in scena “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, per la regia di Umberto Galderisi, nella versione adattata da Eduardo De Filippo in dialetto napoletano.

E’ possibile acquistare ancora abbonamenti per gli spettacoli in programma, così come biglietti per singolo evento.

Info, prevendita e prenotazioni:

  • Oratorio Parrocchiale San Demetrio – Via Dalmazia 6 Salerno – cell. 3382429640
  • Cinema Teatro San Demetrio – Via Dalmazia 4 Salerno – tel. 089220489

Incaricato alla comunicazione:

Antonio Cuccia – cell: 3313709794

L’Associazione Culturale “Teatro del Verde e del Blu” è nata a Salerno nel 1989, con lo scopo di promuovere le espressioni artistiche e culturali nell’ambito del teatro amatoriale.

La Compagnia teatrale che ne fa parte ha allestito in questi anni spettacoli molto diversi tra loro, cercando stimoli sia in testi impegnati, sia in lavori che rientrano nella più classica tradizione del teatro napoletano.

 

Note di regia

 

Il berretto a sonagli è una commedia in due atti di Luigi Pirandello e il titolo si riferisce al berretto portato dal giullare, il copricapo che mostra a tutti la vergogna di essere un buffone.

Questo spettacolo ha una storia particolare che non tutti conoscono.

Il testo fu scritto da Pirandello nel 1916 in dialetto siciliano con il titolo de “A birritta cu’ i cincianeddi” e fu rappresentato a Roma dalla compagnia di Angelo Musco, appunto in dialetto siciliano, con grande successo. Nonostante il successo a Pirandello non piacque l’adattamento di Musco e qualche anno dopo decise di riscrivere la commedia in italiano. Quando però “Il berretto a sonagli” fu rappresentato in italiano l’accoglienza del pubblico fu piuttosto fredda.

Nel 1936 Eduardo De Filippo portò in scena la commedia in dialetto napoletano e ottenne un enorme successo come Musco con le prime rappresentazioni in siciliano.

Quindi, anche se “Il berretto a sonagli” è conosciuto come un testo in italiano, sembra che il dialetto con i suoi ritmi e il suo calore si addica di più a questa commedia.

Oggi vi proponiamo il testo adattato da Eduardo in napoletano e voi scoprirete quanto il dramma dei personaggi sul palcoscenico sia reso più reale e ancora più vivo dal dialetto.

I protagonisti sono Ciampa e la signora Beatrice ed entrambi sono presi in un vortice di passioni e conflitti sui quali dominano l’onore, l’amore, il tradimento, la gelosia.

I due si affrontano e sembrano lottare uno contro l’altra, ma in realtà combattono una battaglia più intima e profonda: quella tra essere persone o pupi, ovvero riuscire conservare l’onore o essere un pupazzo che nasconde dentro di sé la meschina realtà.

Beatrice è pronta fin dall’inizio della commedia a mettere in discussione tutta la sua vita pur di tenere alta la propria dignità e Ciampa, alla fine, sarà capace di pagare il prezzo altissimo dell’onore? La scelta è tra uccidere la propria moglie per gelosia ed essere un uomo che tiene alto il proprio onore, oppure essere un pupo e indossare per sempre il berretto a sonagli della vergogna.