Home Prima Pagina Radiohead, nuovo album da solista di Thom Yorke in vendita su Bit-Torrent

Radiohead, nuovo album da solista di Thom Yorke in vendita su Bit-Torrent

0
Radiohead, nuovo album da solista di Thom Yorke in vendita su Bit-Torrent

Thom Yorke pubblica a sorpresa un album: “Tomorrow’s Modern Boxes'” su BitTorrent, 8 tracce al prezzo minimo di 6 dollari (4,72 euro)

[ads2]Thom Yorke non ha bisogno di presentazioni, c’è chi lo ama e chi non lo conosce, ancora. Qualche giorno fa, esattamente il 26 settembre del 2014 il leader dei Radiohead ha dato il via a una vera e propria rivoluzione musicale, bypassando i grandi distributori della musica sul web e decidendo di vendere il suo ultimo album da solista tramite BitTorrent, canale altrimenti utilizzato da mezzo mondo per scaricare illegalmente file: dal produttore al consumatore. L’album “Tomorrows modern boxes“, da solista contiene otto canzoni, scaricabile a questo indirizzo al prezzo di 6 dollari: 4,75 euro, cifra irrisoria per l’album di un artista del calibro di Yorke che permetterà a chi ancora non conosce la sua musica di sperimentarne note e inventiva spendendo meno di cinque euro, mentre i suoi fan si ritroveranno con un album da portare ovunque, senza dover spendere i soliti 20 euro. Certo, non ci sarà il cartonato e il libretto da esporre sullo scaffale, ma si potrà comunque rimorchiare se avete una collezione di farfalle.

La musica dei Radiohead è ipnotica e magnetica, l’unica pecca sarà la batteria scarica dello smartphone, già a rischio se tra Candy Crash Saga e Food Diary avete scaricato PolyFauna: app creata da Thom Yorke, il produttore della band Nigel Godrich e l’illustratore Stanley Donwood. Applicazione lanciata lo scorso febbraio e aggiornata i primi di settembre, contenente nuovi bravi, 32 brevi “stem”, steli che si arrampiacano in un ambiente immaginario, tra beat elettronico e un lontano eco di pianoforte, lasciando ogni tanto emergere la voce di Thom Yorke. Ancora una volta la band di Oxford e il suo front man si proiettano nel mercato musicale scavalcando tutti gli store importanti, confermando la volontà d’indipendenza dalle major musicali.

Thom YorkePer spiegare l’iniziativa, Thom Yorke e il suo produttore Nigel Godrich hanno scritto una lettera ai fan in cui i due spiegano quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione rispetto ai meccanismi fino a oggi conosciuti per scaricare musica dal web (e non solo): “Stiamo usando – hanno spiegato – una nuova versione di Bit-Torrent per fare un esperimento e distribuire il nuovo album di Thom Yorke. Il nuovo Torrent ha un pay gate che permette poi di accedere a un insieme di file che possono essere di qualsiasi genere, in questo caso si tratta di un album. Il nostro quindi è un esperimento per vedere se i meccanismi del sistema siano in grado di coinvolgere il pubblico. Se dovesse funzionare sarebbe un metodo efficace perché i ricavi del commercio in rete restino nelle mani di chi crea il prodotto messo in vendita. È la possibilità per tutti quelli che fanno musica, video o qualsiasi altro contenuto digitale di promuoverlo e venderlo da soli, bypassando gli intermediari tradizionali (della distribuzione sul web). Se dovesse funzionare, chiunque potrebbe fare esattamente come abbiamo fatto noi. Il meccanismo dei torrent non richiede alcun caricamento da server, un hosting o uno spazio cloud. Si tratta di un upload faidate che diviene al contempo una vetrina e s’intitola “Tomorrows Modern Boxes”. I risultati sembrano premiare questo tipo di scelta, tanto che Tomorrow’s Modern Boxes ha ottenuto 110mila download in poche ore.

thom yorkeIl leader dei Radiohead, Thom Yorke, si comporta come uno di quei tanti gruppi che, nell’impossibilità di farsi notare da una casa discografica si autoproduce sul web, vendono “porta a porta”, anzi “finestra a finestra” il proprio disco. Inseguendo questa strada si ottiene maggiore controllo sulle vendite online e maggiori introiti per chi realizza e produce l’album. La rivoluzione più grande è quella di poter scaricare un prodotto musicale su Internet senza trovare pubblicità mascherate per una grande azienda, sottinteso c’è un marcato “bye bye Apple”, ma soprattutto “bye bye Spotify”: la web radio che paga un artista tredici dollari ogni centomila riproduzioni di una sua canzone. Intanto con soli cinque euro, due cuffie alle orecchie, un’anteprima musicale e un soud ammaliante, mi rilasso e penso a chi mostrare la mia collezione di farfalle.

PS: resta in sospeso un’altra grande attesa, quella sul disco dei Radiohead. Jonny Greenwood ha detto «Ci stiamo lavorando, ma non c’è una data». Questa data, sarà un’altra sorpresa.

Previous article Napoli fermato in casa dalla Ternana
Next article Sarnese: un’altra vittoria in casa
Classe 1989, laureata in lettere moderne con una tesi sulla nuova comunicazione con l'#. Appassionata e curiosa. Convinta sostenitrice dei new media e delle donne, soprattutto della forza che quest'ultime regalano, in altre parole: femminista simpatica. Curatrice e amministratore del blog Tè in Metropolitana. Con molto entusiasmo entra a far parte della famiglia Zon dal settembre 2014.