Continuano le controversie fra amministrazione e opposizione del comune di Sessa Cilento. Un nuovo manifesto chiarisce il pensiero dell’opposizione che risponde all’intervista che il Sindaco, Dott. Francesco Lombardo, ci ha rilasciato qualche giorno fa. Un botta e risposta che sembra non aver fine ma che anzi lascia credere duri ancora per diverso tempo.
“Ci sembrano fuori luogo, il tono e alcune espressioni usate nel manifesto dal Gruppo di Maggioranza, che denotano un palpabile nervosismo che in verità è incomprensibile, se manifestato da coloro che vantano la pretesa di essere lasciati in pace. Sappiate che siamo stati democraticamente eletti dal popolo, per esercitare la funzione di Consiglieri Comunali, e continueremo a farlo nel rispetto delle prerogative di legge e con l’UMILTA’ che da sempre ha contraddistinto il nostro operato senza dover quindi chiedere il permesso. Non ci siamo mai considerati dei Professori, ad eccezione però dobbiamo dire di questo scorcio di legislatura Lombardo-Marino, dove più volte vi abbiamo dimostrato che stavate prendendo delle cantonate da far rabbrividire. Come quando in Consiglio Comunale si è discusso della vendita di vicoli, di richieste di concessioni in sanatoria, oppure quando siete stati costretti ad adottare revoche su revoche ,e così via per continuare forse all’infinito.”
Hanno inoltre dichiarato che non è possibile paragonare la revoca dell’Assessore Aniello Elia con la giusta revoca di D’angelo Stefano poiché per quanto riguarda quest’ultimo la scelta è stata dettata da una mancanza di rispetto di un patto siglato nel 2001 che prevedeva l’alternanza dell’incarico fra lui e Lombardo Pietro e che a scadenza D’Angelo Stefano non volle rispettare costringendo l’allora maggioranza a revocare la carica. Diverse, invece, le ragione del caso Elia, come da egli dichiarato.
“Veniamo ai presunti lavori elettrici al campo sportivo di Sessa Capoluo e alla casa comunale per un presunto importo di euro 48.850,00.Sussistono due fatture protocollate al Comune rispettivamente nel dicembre 2010 e nella prima settimana di maggio 2011. Come dichiarato ufficialmente dagli uffici, allo stato non sono presenti agli atti dell’Amministrazione documenti tecnici e contabili a supporto dei presunti interventi, così come non sussistono ordinativi di spesa da parte degli uffici competenti. La legge stabilisce che, senza indugio quando si viene a conoscenza di tali situazioni, deve essere predisposto l’eventuale riconoscimento in consiglio comunale, se sussistono certezza sull’esistenza del debito, sul suo ammontare e quando vi è stato arricchimento per la P.A. ecc. Diversamente, la ditta appaltatrice eventualmente dovrà farsi rimborsare da chi ha ordinato il lavoro. Non abbiamo problemi a sostenere come già abbiamo sottolineato in consiglio comunale, che se ci sono responsabili, pagheranno!”
Sembra che neppure i termini siano stati rispettati, diversamente da come succedeva con la passata amministrazione.
La “faida” tra maggioranza e opposizione continua e ad ogni manifesto si rincara la dose. Entrambe le parti sembrano avere la ragione dalla loro e accuse e responsabilità rimbalzano come una palla durante una partita a pallavolo. Dove risiede effettivamente la verità? Chi mente e chi ha ragione? O si tratta solamente di diverse facce della stessa moneta?
Rimaniamo a disposizione dell’ Amministrazione in caso di replica.