È stato presentato alla Camera di Commercio “Quotazioni Metroquadro Salerno e Provincia 2016″, il listino ufficiale dei valori del mercato immobiliare
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Mercato in doppia cifra per la città di Salerno e per la sua provincia, voglia di acquistare casa con vista mare e aiuti per le giovani coppie che vogliono acquistare casa: queste le prime indicazioni emerse dalla presentazione di “ Quotazioni Metroquadro Salerno e Provincia 2016 ” il Listino Ufficiale dei Valori del Mercato Immobiliare realizzato dalla casa editrice “Mediapass” in collaborazioni con le massime associazioni di categoria Fiaip e Fimaa. La pubblicazione è disponibile in tutte le edicole di Salerno e Provincia al costo di cinque euro e consente a quanti sono alla ricerca di una casa, una villa, un box oppure un immobile per attività imprenditoriale di conoscere (Città per citta e strada per strada) la quotazione indicativa.
Informazioni
Ecco le principali curiosità emerse dai dati raccolti dalla folta pattuglia di agenti immobiliari di Salerno e della sua provincia.
La vista mare continua ad essere determinante per fare schizzare verso l’alto il costo delle abitazioni civili. Il viaggio nei prezzi della città parte dai picchi che si registrano nella zona centrale. Il picco è di poco più alto di cinquemila euro a metro quadrato. Il costo più alto si registra (5.200-5.500) sul lungomare Trieste. Prezzo salato, come l’acqua del Tirreno che si ammira dalle finestre del terrazzo di casa. Si scende leggermente se ci si sposta su un altro lungomare quello Clemente Tafuri.
Nella stessa zona occorrono 4.700 euro per stipulare il rogito di una abitazione civile in Piazza della Concordia. Medesime condizioni sia in Corso Vittorio Emanuele che in piazza Vittorio Veneto. Tiene bene anche via Velia. Solo cento euro in meno rispetto alle precedenti.
La via più nominata del centro storico resta via Roma. Un’abitazione signorile passa di mano a 3.500 euro mentre occorrono 12,5 euro al metro quadrato per fittare.
La vivacità delle transazioni registrate nella zona centrale riguardano proprio la facilità con la quale ci si può trasferire nuovamente in centro. Il calo ulteriore dei prezzi registrati rispetto al 2015 continua a favorire il ritorno in città di quanti si erano spostati fra Pontecagnano e Battipaglia.
Cifre simili riguardano anche via Duomo e via Luigi Einaudi. Nel cuore della città va più a rilento invece il settore che riguarda gli immobili per l’impresa. Magazzini, negozi ed uffici trovano più lentamente compratore, colpa anche del rilento ripartire dell’economia dopo la grande crisi degli anni scorsi.
In vicoli dal nome suggestivo come Fasanella Pandolfina, Fornelle o Porta Rateprandi si trova qualcosa di super economico a 1000 euro (4 per la locazione).
Dal mare alla montagna
Come cambia l’andamento quando si lascia il centro per andare nelle frazioni alte di Salerno. Brignano, Matierno, Ogliara, Rufoli, Sordina e Giovi. In tanti hanno risolto il problema abitativo accasandosi da queste parti nel corso di questo soddisfacente 2016. In via Campovascio bastano 700 euro per un’abitazione civile e soltanto 300 per un negozio. In queste frazioni il prezzo maggiore tocca quota 1.500 (via Giardino ed Epipoli) mentre per un affitto non si sborsano più di cinque euro.
Spostandosi verso la periferia, indicazioni interessanti arrivano da Mercatello. Uno spicchio di città arroccato in poco più di seicento euro. Anche in questo caso è la vista mare a fare la differenza. Sul podio finisce Lungomare Cristoforo Colombo (2.500 euro) mentre dal lato opposto i proprietari di via Palinuro e via Camillo Mari si sono accontentati di 1.900 euro per vendere).
Una città dai mille volti ed una provincia praticamente infinita. Un’altra zona interessante da tenere sotto controllo è quella della zona industriale. In questo spicchio di Salerno si è andati un po’ in controtendenza con i prezzi che non hanno subito cali significativi. La quotazione si assesta intorno a 1.300 al metro quadrato per gli uffici mentre i capannoni passano di mano a circa 600 euro.
Il trend, per quanto riguarda gli scambi di questo tipo di unità immobiliari, è positivo pure per la zona orientale e per le zone semicentrali. Non è andata altrettanto bene ai rioni periferici dove è stato più difficile concludere positivamente le trattative.
Photo by Giovanni Di Cecca / MagnaPicture.com — Archivio Storico dicecca.net – MONITORE NAPOLETANO
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