Negli ultimi giorni è tornata a tenere banco la questione rifiuti nella città di Battipaglia. La sindaca Cecilia Francese chiarisce la propria posizione
Risponde nel merito la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, in seguito alla delibera dell’EDA: “Abbiamo avuto modo di leggere in merito alla delibera del consiglio d’ambito, che prevede l’eliminazione dell’ubicazione di un impianto di compostaggio nello Stir di Battipaglia, opinioni in libertà. Ci sembra opportuno quindi evidenziare alcune cose:
La delibera prevede 5 punti.
1) l’indirizzo al direttore generale affinché nell’elaborazione del piano d’ambito, da sottoporre al consiglio stesso, non sia più prevista la realizzazione di un impianto di compostaggio (che è esattamente quello che i cittadini di Battipaglia e questa amministrazione chiedevano contestando il piano regionale dei rifiuti approvato nel 2016);
2) richiede alla Regione Campania, che è l’Ente preposto, di prendere atto di questo indirizzo, modificando il piano regionale;
3) di trasmettere quel provvedimento alla Regione Campania, alla provincia e al comune di Battipaglia;
4) di pubblicare il provvedimento;
5) di dichiarare immediatamente eseguibile la delibera;
6) inoltre il preliminare di Piano d’Ambito, approvato in Consiglio il 6 agosto scorso, ha già espunto – dagli impianti di compostaggio da realizzarsi – quello di Battipaglia.
Questo è quello deliberato, ossia deciso, null’altro. Un risultato di grandissimo rilievo perché significa che l’ente preposto alla gestione dei rifiuti sul nostro territorio, dice che quella impiantistica prevista dal piano dei rifiuti, non va realizzata in quanto non necessaria, perché c’è già un impianto simile ad Eboli e un altro verrà realizzato a Pontecagnano e perché il territorio di Battipaglia come proposto dal nostro comune e come deliberato dalla provincia è territorio saturo per quanto riguarda i rifiuti.
Questo dovrebbe far riflettere forze politiche e movimenti che contro l’atto deliberativo, adottato dal consiglio comunale che definiva il fattore di pressione, hanno emesso sentenze liquidatorie, senza peraltro proporre alternative credibili per risolvere il problema.
È chiaro, e questa amministrazione lo ha detto dal primo giorno della delibera dell’ambito, che occorre vigilare ed incalzare la regione perché ne prenda atto modificando, come chiede la stessa delibera dell’ambito l’allegato al piano rifiuti del 2016.
Va immediatamente rilevato che in questa battaglia condotta con pazienza ed intelligenza il comune di Battipaglia non è più solo. La nostra lotta non è più vista ai livelli sovracomunali come una battaglia di campanile. Mentre altri ululano alla luna, noi portiamo a casa risultati concreti sul terreno politico e sul terreno amministrativo.
Nella parte narrativa della delibera dell’Ambito, si fa riferimento alla richiesta della regione di prevedere all’interno di ogni STIR, spazi dove stoccare le ecoballe in caso di rallentamento e/o interruzione dell’attività del termovalorizzatore di Acerra, la qual cosa, abbiamo visto, ha suscitato grande scandalo da parte di chi dimentica che questo, a parte che non è deliberato con il provvedimento dell’Ambito di cui stiamo parlando, già avviene perché quando il termovalorizzatore rallenta per la manutenzione, le ecoballe rimangono stoccate negli Stir che le producono. Come è già avvenuto nel 2018 e 2019.
Va ricordato che quello che viene stoccato è il rifiuto trattato nello stesso Stir e non altro aggiunto. Per cui a chi grida allo scandalo, a chi parla in una logica complottistica della svendita del territorio di Battipaglia, a chi si è svegliato solo adesso in funzione dell’appuntamento elettorale delle regionali, a chi fa finta di aver perso la memoria cercando di scaricare responsabilità proprie in materia di rifiuti, in maniera persino imbarazzante, invitiamo a stare calmi e a fare i conti con i risultati che questa amministrazione con l’aiuto dei cittadini ha portato a casa.