Ottimo piazzamento per l’Ateneo salernitano che supera tutte le università del sud
L’Università degli Studi di Salerno prima al sud nella speciale classifica stilata come ogni anno dal Sole 24 Ore. Nove indicatori analizzati: attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, soddisfazione, occupazione, ricerca, fondi esterni, alta formazione. Il punteggio massimo è di 900 punti a sfiorarlo sono le Università di Verona e di Trento seguite a ruota dal Politecnico di Milano; molto bene anche l’Ateneo di Bologna e la Bocconi, ultima nella graduatoria invece è l’Università Partenope di Napoli che conferma il pessimo risultato dell’anno scorso; penultimo l’Ateneo di Palermo.
Molto buoni i risultati anche dell’Università di Padova, della Politecnica delle Marche, della Cà Foscari di Venezia; solo metà classifica invece per la Sapienza, prima tra le romane. Emigrazione studentesca e carenza di strutture penalizzano gli atenei del meridione.
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Un divario significativo separa infatti le università del nord da quelle del sud: queste ultime si collocano tutte nella seconda metà della graduatoria con la felice eccezione, come detto, dell’Università degli Studi di Salerno che si attesta alla posizione numero 22 con punteggi pari o superiori ai più quotati atenei del settentrione. Seguono l’Università di Foggia e L’Orientale alla casella numero 34, molto male invece gli altri atenei napoletani tutti in fondo alla classifica (Federico II al 56esimo posto, 58esima posizione per la Seconda Università ). L’effettiva spendibilità nel mondo del lavoro delle conoscenza acquisite è uno dei parametri di giudizio introdotti per la prima volta quest’anno. Importante è anche il tema del “diritto allo studio” che analizza il numero degli studenti idonei per la borsa di studio che ottengono realmente gli aiuti economici di cui necessitano.