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Qualità della vita in Costiera Amalfitana: il sondaggio del distretto turistico

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Qualità della vita in Costiera Amalfitana: il sondaggio del distretto turistico

Per residenti e turisti bene autenticità e bellezze naturali della Costiera Amalfitana ma occorre lavorare sulla mobilità

Una terra che conserva intatta la sua autenticità, amata da visitatori e abitanti per le bellezze uniche che offre e che ne fanno una meta da sogno per le vacanze ideali, ma anche un territorio nel quale occorre potenziare mobilità e servizi. È l’immagine a 360 gradi che emerge dal sondaggio sulla qualità della vita in Costiera amalfitana portato avanti dall’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi in collaborazione con la Unpli, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. “Si tratta di un sondaggio che abbiamo realizzato per capire non solo i punti di forza del territorio sui quali battere per la sua promozione, ma anche per capire in quali settori occorre fare rete e intervenire per migliorare l’esperienza della Costa per residenti e visitatori” sottolinea il presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi Andrea Ferraioli, che aggiunge: “dati saranno condivisi con tutti gli attori del territorio, Comuni, enti, imprese, per poter lavorare assieme alle soluzioni da pianificare.”.

Le interviste sono state raccolte sull’intero territorio dal 18 luglio al 31 ottobre 2021, sono state elaborate nei mesi successivi ed ora i dati sono pronti ad essere resi noti.  Hanno partecipato sia visitatori che residenti, rispondendo a due differenti questionari mirati a fare emergere come gli uni e gli altri percepiscono e vivono la Costa. In molti, hanno aderito facendo la scansione dei QR-code posizionati nei punti di interesse turistico, nei luoghi di aggregazione per residenti e per turisti e sui mezzi pubblici di terra o di mare.

Il quadro emerso segna una serie di concordanze sui punti di forza del territorio: ad esempio una quota di 88,8% di visitatori e del 98,5% dei residenti pensa che le bellezze naturali siano il punto forte che dona unicità ed autenticità alla Costa d’Amalfi. Il suo paesaggio verticale, coi Monti Lattari che si gettano a picco nel mare, lascia sempre col fiato sospeso: sia chi lo ammira per la prima volta sia chi lo vive tutti i giorni. Nel pacchetto variegato di esperienze offerte, ha un richiamo di rilievo l’enogastronomia costiera, fatta di piatti figli dell’abbondanza del mare e dei suoi terrazzamenti agricoli. Infatti, chi visita la Costiera lo fa per i seguenti motivi: relax al 67%; bellezze naturali di rilievo al 56%; come terzo elemento di richiamo c’è l’enogastronomia al 30%; esperienze culturali al 19%; escursionismo/avventura al 10% e resta un 4% di altri motivi. Un dato interessante emerge dal confronto con i residenti: una media del 92% tra essi pensa che la buona cucina locale sia parte fondamentale dell’esperienza del territorio, simbolo di una terra che non ha perso le sue tradizioni conviviali, ma le ha valorizzate facendone cultura locale e prodotto per il turismo. Dati che segnano una rotta su quali siano i fattori e i servizi su cui puntare nell’accoglienza.

Dalla rilevazione dei questionari sui turisti, emerge un altro dato che conforta il settore dell’accoglienza in un momento storico fatto di incertezze: il 53% dei visitatori arriva in Costiera amalfitana perché la conosce già, c’è a seguire solo un 15% che arriva dopo averla conosciuta sui social e un altro 15% che è stato invogliato dal passaparola. La bellezza della Divina esercita un grande fascino, che ha la forza di conservarla nel tempo come una meta da vacanza da sogno nell’immaginario collettivo. Un luogo dell’anima dove si torna: il 53% degli intervistati non è alla prima visita, come invece segnalato dal restante 46%.

La terra delle sirene, dunque, incanta con la sua bellezza. Ma ha pure dei punti sui quali lavorare, come emerge dal sondaggio. Anche in questo caso una concordanza nelle risposte fornite da visitatori e residenti richiama l’attenzione, con dati rilevanti che emergono dal capitolo mobilità. I residenti si spostano con mezzi propri al 74%, mentre i turisti raggiungono con mezzi propri la Costa d’Amalfi: in auto al 77% e in moto o scooter per 11%. Per quanti arrivano con i mezzi pubblici, il viaggio è in autobus al 27%, nave o traghetto 19%, treno 14%. Un dato quest’ultimo, che va anche letto alla luce dell’emergenza sanitaria che ha spinto più viaggiatori, anche dai paesi esteri, a convergere in auto sui luoghi di vacanza. Da qui la necessità di controllarlo nel tempo per avere piena contezza del fenomeno. Resta comunque il dato rilevato di un gran numero di mezzi privati in circolazione sul territorio, che danno la chiave di lettura per le criticità segnalate sia da turisti che dai residenti e riscontrate non da ultimo nei giorni festivi di questo avvio di stagione.

Nella mobilità, traffico e carenza di parcheggi sono indicati come i primi due fattori di disagio, gettando ulteriore luce su un quadro già noto. Come terzo elemento, sia residenti che visitatori segnalano un trasporto pubblico inadeguato. “Questo il quadro che è già noto – sottolinea Ferraioli – ma da questi dati abbiamo anche delle indicazioni che possono e devono essere utili nello scegliere le strade per affrontare la questione”. Le indicazioni emergono, importanti, dalle risposte date da chi ha avuto la possibilità di accedere a mezzi per la mobilità sostenibile, che li hanno usati così: e-bike 65%, traghetto green power 12%, monopattino 7%, mezzo proprio 7%, ecotaxi 2%. Chi resta sul territorio e ha l’occasione di utilizzarli, preferisce per spostarsi mezzi poco ingombranti in sharing.

Come aggiunge Andrea Ferraioli: “Potenziare la sostenibilità è una delle strade principali per aggiungere valore alla nostra destinazione, non a caso dal questionario emerge che il 78% dei visitatori fa attenzione alle politiche sostenibili adottate dalla struttura nella quale alloggia e preferisce scegliere, una volta fuori dalla struttura, risorse in linea con la scelta di sostenibilità. Ci troviamo di fronte ad un forte suggerimento che ci arriva dal basso, da chi ha bisogno di fruire del cambiamento e sta indicando la strada più incisiva da percorrere. Il territorio ci ha parlato, abbiamo i dati che sono un’importante risorsa comune sulla quale lavorando assieme a tutti gli attori del territorio possiamo arrivare a dare piccole risposte concrete, che messe in rete tra loro possono migliorare la qualità della vita in Costiera amalfitana. Come Distretto e Comuni del comprensorio abbiamo già fatto rete rispondendo con la mobilità alternativa di Elettrify, un dato confortante che ci dà una traccia: realizzando assieme un tavolo di lavoro possiamo dare anche le prossime risposte”.