Punto Lab, associazione per la promozione culturale e la valorizzazione del patrimonio artistico locale, si attiva per sostenere le persone vittime del sisma
[ads1]L’associazione autogestita Punto Lab è finalizzata alla promozione del grande patrimonio artistico che le nostre zone possono offrire. Il patrimonio è formato da tutte quelle persone che hanno un’idea da proporre e necessitano di un luogo in cui coltivarla ed esibirla. Il Punto Lab si propone di rendere vitali, all’interno della città di Nocera Inferiore e non solo, le proposte culturali inespresse. I ragazzi del Punto Lab, da subito sensibili e attivi nel supporto delle famiglie coinvolte nel sisma del 24 agosto, hanno raccolto beni attraverso una catena sociale costruttiva tramite i social. Il loro obiettivo è stato raggiunto, e i ragazzi presto partiranno per il Centro Italia, offrendo un sostegno alle vittime.
LA COMUNICAZIONE
‘«Si parte! Il terremoto di un mese fa nel Centro Italia ha risvegliato la memoria custodita dal 1980. Non abbiamo dimenticato, i nostri giovani si sono attivati per sostenere le persone vittime del sisma.
Le persone “nuove” non le conosci mai per caso. Nei giorni precedenti è venuto a trovarci un amico del Punto Lab che studia a Rieti. Uno studente come noi, a raccontarci della sua nuova esperienza, dei panorami, dei posti lì… e proprio lui ci ha subito messi in contatto con il coordinamento di Amatrice.
In pomeriggio avevamo già l’ok per la raccolta di prima necessità.
La generosità è come un fiore spontaneo. Nasce dal nulla e riempie il cuore. E così è stata anche la generosità dei tanti concittadini che hanno subito risposto alla nostra chiamata.
In poche ore avevamo riempito una pedana di cibo, coperte, omogeneizzati, vestiti.
Poi la triste comunicazione: non raccogliete cibi e vestiti per bimbi al di sotto dei 3 anni, purtroppo non c’è nessuno che ne avrebbe avuto bisogno. Per questo motivo abbiamo deciso di destinare i beni raccolti per i neonati all’associazione Time4Life International che li destinerà ai bambini del Centro Africa con un progetto a sostegno dell’orfanotrofio “God our father for the needy children” a Watamu, in Kenya.
Ad oggi vengono ospitati circa 140 bambini dagli 0 ai 17 anni. Anche loro vittime di un sistema di esclusione sociale ed economica. Nel frattempo abbiamo avuto modo di creare una rete costruttiva popolare, coinvolgendo le associazioni che come noi intraprendono la follia del cambiamento.
Tante telefonate, tante mail, tanti messaggi. Tanta la voglia di non restare fermi a guardare. Così abbiamo preso contatti con un’associazione di giovani conosciuta su Fb. Quando i social network sono utili.
“Chiedi alla polvere”, giovani che come noi lottano perché il loro paese non venga abbandonato. Giovani che pensano alla ricostruzione di Arquata del Tronto come un momento di confronto tra le istituzioni e i cittadini, di fatto tra i loro intenti c’è quello di pensare alla ricostruzione del paese pensando alle esigenze e i bisogni dei suoi cittadini, ancora chiedendo fermamente che queste persone non siano costrette ad emigrare in altre regioni per ritornare chissà quando a passeggiare nei vicoli dei loro borghi.
Resistono, perché esiste una comunità consapevole, capace di unire gli interessi comuni.
Domani si parte, e sarà l’inizio di un lungo cammino. Andremo, grazie alla disponibilità di un giovane freelance, Danilo Pasquino, che sta costruendo il proprio futuro valorizzando l’agricoltura e i suoi benefici. Ci metterà a disposizione il suo veicolo commerciale per consegnare i beni raccolti. Vogliamo ringraziare chi ci ha supportato in questo cammino, chi ha impegnato il suo tempo nella raccolta e tutto quello che porta con se. E ringraziare le tante belle persone conosciute in questa esperienza, convinti ancor più di ieri, che la strada intrapresa sia quella giusta. E che cambiare è possibile, che l’amore vince sempre e che STA MUSICA ADDA CAGNA’!»