Ritorna la Tribuna Letteraria Punti di Vista, organizzata e promossa dal Comune di Eboli, che si terrà domenica 26 marzo 2017 alle ore 18:00 presso la Sala Concerti San Lorenzo
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L’incontro previsto dalla Tribuna Letteraria Punti di Vista suggella le iniziative sportive e culturali nate in seno al progetto “A colori è meglio”, promosso dal Comune di Eboli e finanziato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale (UNAR) con l’obiettivo di promuovere azioni positive finalizzate al contrasto di tutte le forme di pregiudizio e di discriminazione attraverso la cultura, le arti e lo sport.
Un momento letterario in cui si affronterà il delicato tema della ricerca identitaria dei cittadini migranti, a metà tra la cultura d’origine e la nuova vita che provano a costruire nel nostro Paese. Parteciperà alla discussione lo scrittore e poeta di origini senegalesi CheikhTidianeGaye, che presenterà il suo libro “Prendi quello che vuoi, ma lasciami la mia pelle nera”, edito da Jaca Book.
Interverranno Lazzaro Lenza, Assessore alle Politiche Sociali; Angela Lamonica, Assessore alla Pubblica Istruzione; Massimo Cariello, Sindaco di Eboli. Conduce l’incontro Laura Naimoli, giornalista. Durante l’incontro letterario sarà possibile ammirare la mostra fotografica degli artisti di Art House: Armando Di Lorenzo, Carmine Esposito, Rachele Furiati, Diletta Allegra Mazza, Enea Medas, Christina Montone, Costangelo Pacilio e Ilaria Tranfici.
Cheikh racconta la sua storia attraverso altre storie, a volte sgranate come in rosario, altre ripescate con incursioni nella memoria. Una lunga affabulazione che ha per oggetto l’identità: ogni uomo ne possiede una, inalienabile e necessaria ma, a volte, altri uomini provano a strappargliela, in nome dell’omologazione.
Accade allora che qualcuno si lasci derubare e che altri, come Cheikh, si fermino, alzino e la testa e dicano: “No!”. E non per sé, ma per tutti coloro che non hanno voce: in particolare per “tutti gli immigrati d’Italia, i profughi, i rom e gli zingari che ogni giorno devono convivere con atti discriminatori”.
Il libro ha avuto un grande successo grazie anche ad un padrino eccezionale come Giuliano Pisapia, già Sindaco di Milano, che ha curato la prefazione.
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