La rabbia di Rifondazione per la mancata proroga della rata della Mini Imu 

”Uno straordinario consiglio, che non ha nulla di straordinario, ancora una volta l’amministrazione comunale decide di gravare sulle tasche dei cittadini, ma soprattutto di far pagare ad essi la propria incapacità.” E’ il duro attacco del segretario di Rifondazione Comunista Nicola Comanzo che commenta la bocciatura del rinvio della Mini Imu. ”Come partito della Rifondazione Comunista, continua il giovane segretario, abbiamo appoggiato la proposta di slittamento della rata mini-imu presentata dai consiglieri di minoranza di Azione Civica, perché anche noi come loro pensiamo che questo sia un momento difficile, e che bisognava alleggerire il cuneo fiscale su famiglie e commercianti”.

”La scusa adotta per la bocciatura di tale proposta da parte dell’amministrazione non trova alcun fondamento legislativo, il vero problema”, attacca Comanzo, ”lo rende presente in una nota scritta il funzionario dell’area finanziaria del comune di Baronissi, Privato il quale dichiara che da un prospetto contabile del comune risulta che l’importo da riscuotere a titolo Mini Imu sia di 187. 192, 89 euro. Tale flusso finanziario, asserisce il funzionario del comune,  se non riscosso potrebbe, come dichiarato nel proprio parere dal responsabile del Settore Finanziario, determinare un’anticipazione di tesoreria con aggravio per l’Ente di spese per interessi passivi”. Non si tratta quindi di un problema legislativo secondo il segretario del Circolo ”Puletti” ma finanziario, cioè figlio di una cattiva gestione e dello sperpero di denaro pubblico.