Processo Pisano: si è tenuto ieri il presidio cittadino dinnanzi il Tribunale di Salerno per il processo penale a carico di Luigi Pisano
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Si è tenuto ieri, 19 gennaio 2015, il presidio cittadino organizzato dal Comitato Salute e Vita in occasione del tanto discusso e rimandato processo Pisano. Come ricordiamo, infatti, lo scorso settembre, il processo penale a carico del proprietario delle Fonderie Luigi Pisano, fu rimandato a causa delle “precarie” condizioni di salute dell’imputato.
Ad assicurarsi la corretta esecuzione del processo, decine di cittadini hanno manifestato con slogan e cartelloni alle porte del Tribunale. I capi d’accusa sono gravi: mancata osservanza di norme per la sicurezza dei lavoratori, l’emissione di fumi contenenti polveri di natura cancerogena, particelle a base di piombo e cadmio, composti organici volatili (COV) contenenti, tra l’altro, monossido di carbonio, anidride carbonica, solventi aromatici, anidride solforosa, provenienti dall’ impianto siderurgico. Il caso delle fonderie Pisano è solo uno dei tanti che vede coinvolte industrie siderurgiche in inquinamento e danni biologici, danni che si rendono manifesti a distanza di anni dall’emissione di gas nocivi. Nella valle dell’Irno infatti, solo nell’ultima decade si è registrato un aumento di casi di tumori e malattie polmonari, di cui i proprietari dell’impianto dovranno rispondere penalmente.
Il travagliato processo però, vede il suo avvio ben 8 anni fa, nel 2007, quando il Tribunale di Salerno ritenne responsabile di danni ambientali e biologici le Fonderie. Il processo, a causa della rinomata lentezza della giustizia italiana e dei numerosi rinvii motivati dalle deboli condizioni di salute dell’anziano Luigi Pisano, si è prolungato fino alla data di ieri. L’età avanzata dell’imputato e il rinvio di settembre, non ha convinto però il Comitato Salute e Vita, che negli ultimi mesi ha portato avanti la strenua battaglia mantenendo alto l’interesse cittadino. Grazie all’attività del comitato, infatti, le scorrettezze e gli evidenti danni causati dalla lavorazione, sono stati svelati e resi pubblici.
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