Processo Crescent: si è conclusa questa mattina la terza udienza del processo sulle presunte irregolarità nella costruzione del Crescent
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Si è conclusa questa mattina la terza udienza del processo Crescent che vede indagato l’ex Sindaco Vincenzo De Luca insieme ad altri 22 imputati per irregolarità nella costruzione della maxi struttura progettata dall’architetto catalano Bofill.
Il processo, iniziato da anni, sta entrando lentamente nel vivo.
Come ricordiamo infatti, la vicenda giudiziaria, iniziò nel maggio del 2009 in seguito all’acquisizione da parte dell’amministrazione pubblica delle aree dove sarebbe sorto il cantiere della struttura. Da quell’anno ad oggi, la lunga battaglia portata avanti dalle associazioni e da singoli cittadini, ha sollevato un nuvolone di irregolarità ed atti illeciti riguardanti i tempi e le approvazioni del progetto.
Secondo l’ipotesi dei pm, oltre all’ex Sindaco, anche i componenti della giunta, dirigenti e funzionari, dovrebbero rispondere delle accuse di falso ideologico, lottizzazione abusiva, reati di natura ambientale e atti illeciti per l’accelerazione della realizzazione dell’opera. Il processo Crescent ha inizio ufficialmente lo scorso ottobre, quando le accuse vengono formalizzate dalla procura di Salerno e viene dato il via al dibattimento.
Durante l’udienza di questa mattina si è discusso in particolare della lista delle testimonianze da ascoltare durante il processo.
Tutti i legali hanno richiesto che il proprio assistito venga ascoltato affinché ognuno possa garantire la propria versione dei fatti e fare chiarezza sulle vicende. In tutto, secondo la decisione del pm Alfano, saranno ascoltate quattro testimonianze compresa quella dell’ex Sindaco De Luca.
A suscitare clamore da parte dei legali della difesa, sarebbe stata la richiesta avanzata dalle associazioni Italia Nostra e No Crescent costituite parte civile, di ascoltare le testimonianze del ministro Dario Franceschini e dell’ex ministro Bray. Secondo il legale del Mibac “Sarebbre irrilevante dal momento che il ministro Franceschini non può essere a conoscenza dei fatti in quanto risulta in carica dal 22 febbraio 2014, stessa cosa vale per l’ex ministro Bray in quanto in carica dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014″.
Altre polemiche sono sorte inoltre sulla possibilità di una ripresa tv del processo Crescent da un’ emittente locale. Contrari alla decisione i legali della difesa e lo stesso pm Alfano, favorevoli invece i comitati Italia Nostra e No Crescent, che vedono nella ripresa tv la possibilità di fare chiarezza sulla vicenda e diffondere il prima possibile le notizie sul processo.
Il tribunale si è riservato di prendere decisioni in merito durante la prossima udienza che si terrà il 16 aprile.
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