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“Primavera Einaudi”, gran finale con Maurizio de Giovanni

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“Primavera Einaudi”, gran finale con Maurizio de Giovanni

Autentico tripudio per Maurizio de Giovanni, che con la presentazione de “Il metodo del coccodrillo” ha concluso la rassegna letteraria “Primavera Einaudi”. Un gremito Punto Einaudi di Salerno ha applaudito il “padre” del commissario Ricciardi tornato in libreria con un nuovo personaggio, l’ispettore Lojacono. 18 appuntamenti, oltre 2000 presenze e più di 600 studenti coinvolti nell’iniziativa dedicata a Giulio Einaudi a cento anni dalla sua nascita

«Una scelta azzardata sì, ma che oggi posso dirmi ben soddisfatto di aver compiuto»: ha esordito così Maurizio de Giovanni presentando il suo ultimo fortunato lavoro editoriale, “Il metodo del coccodrillo” (alla sua terza edizione ad appena un mese dall’uscita), durante l’appuntamento che ha segnato la chiusura di “Primavera Einaudi 2012”, rassegna letteraria organizzata dal Comune di Salerno – Assessorato alla Cultura, dal Punto Einaudi di Salerno e dall’Associazione “Koinè” per rendere omaggio a Giulio Einaudi a cento anni dalla sua nascita.

Un gremito Punto Einaudi, quello di Corso Vittorio Emanuele, che si è lasciato deliziare dalla verve profonda, umoristica e per nulla scontata di uno degli «scrittori più importanti del panorama letterario nazionale», così come è stato presentato il “padre” del commissario Ricciardi da Claudio Bartiromo, Direttore Einaudi per la Campania.«Una persona umile, capace di garantire la propria disponibilità in ogni circostanza. Un tifoso della cultura, sempre presente ad ogni nostro invito. Un grande amico, che sin da subito ha sposato il progetto “Koinè”, tenendolo a battesimo e condividendone le finalità e gli obiettivi», ha aggiunto Luca Badiali, Presidente in pectore dell’Associazione culturale no profit “Koinè”.

«Ho avuto l’immenso piacere di aprire e chiudere la “Primavera Einaudi”, un vero e proprio “polo di cultura” che ha consentito di trasformare il momento della lettura, esperienza personale ed intima, in esperienza collettiva, concedendo al pubblico di interfacciarsi con tanti e prestigiosi autori che hanno condiviso le proprie storie ed i propri racconti», ha dichiarato Maurizio de Giovanni, che si è poi soffermato sulla motivazione che lo ha portato a scrivere una storia diversa da quelle previste dalla saga delcommissario Riccardi (il nuovo romanzo, ambientato a Pasqua, uscirà ad ottobre).

«Un anno fa – ha spiegato l’autore partenopeo – fui invitato da un saggista e da una scrittrice di horror a Napoli ad un incontro che chiudeva una serie di appuntamenti letterari. In quella circostanza ricordo benissimo le sollecitazioni rivoltemi sulla capacità di raccontare una Napoli diversa rispetto a quella degli anni ’30 che tanta fortuna aveva riscosso con Ricciardi. Successivamente, altro aneddoto particolare, ricevetti una telefonata dall’attore Nello Mascia che mi chiedeva un racconto da portare a cinema. Così subito iniziai a lavorare su una storia concentrata su due personaggi, ma che poi risultò non tanto leggera da far passare sul grande schermo».

«Ma intanto – ha continuato de Giovanni – questi episodi lavoravano nella mia mente, fin quando non fui contattato dalla Mondatori, che mi avanzò la richiesta di un nuovo personaggio così com’era stato quello di Ricciardi per l’Einaudi. Ho colto quindi questa sorta di sfida con me stesso e dai due personaggi iniziali man mano sono emersi tutti gli altri, invocando ognuno il proprio spazio».

Ne “Il metodo del coccodrillo” Maurizio de Giovanni narra di tre ragazzi trovati morti, uccisi dalla stessa arma, in tre diversi quartieri di Napoli. Solo l’ispettore Lojacono, trasferito per punizione dalla Sicilia (è stato accusato da un collaboratore di giustizia di passare informazioni alla mafia), sembra comprendere la chiave delmistero: un fazzoletto intriso di lacrime che il killer lascia dietro di sé. Il commissario solitario ed il Coccodrillo si fronteggiano come in uno specchio, in una caccia spietata che ha i toni cupi dei grandi noir americani. Una solitudine rappresentativa dello stato attuale della metropoli partenopea, e non solo, dove non si dedica per nulla tempo a chi è in difficoltà ed ognuno sembra interessarsi ai propri avvenimenti per non lasciarsi coinvolgere nei guai altrui.

L’appuntamento al Punto Einaudi con Maurizio de Giovanni ha, dunque, rappresentato la conclusione della rassegna rivolta ad omaggiare Giulio Einaudi, fondatore dell’autorevole casa editrice, nel centenario dalla sua nascita. 18 appuntamenti, oltre 2000 presenze30 incontri con le scuole della provincia salernitana coinvolte nel “Progetto lettura” e più di 600 ragazzi che hanno avuto modo di prendere parte all’iniziativa.

«Un eterogeneo pubblico di lettori ha segnato il successo di questa importante rassegna letteraria – ha chiosato Claudio Bartiromo – Un uditorio sempre di alto livello, che si è di volta in volta rinnovato, “scegliendosi” gli autori da seguire e garantendo per ogni singolo incontro un cospicuo numero di presenze»«Il bilancio è assolutamente favorevole– ha aggiunto Luca Badiali – Non è un azzardo dire che ce lo aspettavamo. Fin dal primo momento, infatti, abbiamo creduto a fondo nel progetto e profuso tutto il nostro impegno e le nostre forze affinché l’iniziativa potesse riuscire nel migliore dei modi».

 


La Redazione