La mostra sulle origini di Battipaglia sugli uomini che hanno abitato le terre tra il Tusciano e il Sele tra il IV millennio a.C. e il III sec. d.C.
Parte il 15 settembre la mostra archeologica fotografica “Prima di Battipaglia”, avente per oggetto le origini della terra su cui sorge la cittadina nel periodo che va dal IV millennio a.C. fino al III sec. d.C.
Ospitata presso il polo espositivo della De Amicis fino all’11 novembre 2018, è ideata e curata dall’arch. Maria Rosaria Di Filippo, con l’importante e fondamentale collaborazione del Museo Archeologico Provinciale di Salerno e dei Musei Archeologici Nazionali di Eboli, Pontecagnano e Paestum, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Salerno e Avellino, con la collaborazione del Polo Espositivo De Amicis. Le fotografie, invece, sono opera di Alberto Casciano e avranno lo scopo di raccontare al pubblico i secoli di storia della città di Battipaglia dal periodo neolitico fino all’arrivo dei romani.
Si tratta di una documentazione fotografica di tutti i reperti attualmente esposti nei musei della provincia di Salerno, con la quale si intende dar vita a una banca dati multimediale, testimonianza concreta delle origini antiche di Battipaglia non note a tutti.
La mostra si prefigge l’obiettivo di divulgare l’importante patrimonio archeologico rinvenuto a Battipaglia e qui esposto in fotografia per la prima volta in modo completo per contribuire ad accrescere il senso di appartenenza al territorio e l’identità della città.
Nella sala museale della De Amicis, inoltre, è possibile visitare alcuni reperti archeologici in originale.
In esposizione ci saranno i fumetti della COMIX ARS (Scuola salernitana del fumetto, direttore Giuseppe Palmentieri) che raccontano storie ispirate al periodo storico trattato dall’esposizione.
Ospite della manifestazione l’arch. maestro Alessandro Ciambrone, direttore del Museo Internazionale Arte Contemporanea Euro-Mediterraneo di Castel Volturno e componente del Comitato Scientifico della Fondazione Real Sito di Carditello che esporrà le sue opere ispirate ai siti Unesco della Provincia di Salerno, con un apprezzato omaggio alla città di Battipaglia presente nelle sue opere in esposizione con il suo simbolo più importanti il Castelluccio.
Inoltre il percorso espositivo si sviluppa attraverso l’esposizione di stampe dei viaggiatori del Grand Tour del 700’ riguardanti il sito Unesco dell’area Archeologica di Paestum e dei vedutisti dell’800 della scuola pittorica napoletana.
Sono previsti 9 dibattiti serali monotematici su argomenti specifici che hanno l’obiettivo di divulgare contenuti culturali, aventi per tema l’archeologia.
Saranno organizzate visite guidate per le scuole secondarie di 1° e 2° grado di Battipaglia e per i cittadini interessati all’approfondimento delle tematiche trattate dalla mostra. Su prenotazione sarà possibile prendere parte ad una visita guidata ai musei archeologici Provinciali di Salerno e ai Musei Nazionali di Eboli e Pontecagnano, con una navetta a disposizione. Sarà possibile prenotare la visita ai Musei presso l’agenzia di viaggio Elialba per un costo complessivo intorno ai 10,00 euro.
“Un ringraziamento sentito al Comune di Battipaglia per la collaborazione e l’interesse dimostrato durante la fase di organizzazione dell’evento. Un grazie speciale va ai partner che hanno permesso la fattiva realizzazione della manifestazione, consentendo il raggiungimento di un importante obiettivo, quello di divulgare e far conoscere l’importante patrimonio archeologico della città di Battipaglia, non noto a tutti e che da adesso diventa patrimonio immateriale dei cittadini, che avranno maggiore conoscenza delle origini della città. Si invita la cittadinanza a partecipare in quanto si tratta di un’occasione unica per apprezzare l’importante patrimonio archeologico di Battipaglia, presentato in modo unitario e in forma didattica divulgativa, al fine di rendere possibile comprendere appieno non solo la bellezza dei manufatti, ma anche il periodo storico, in cui questi sono stati creati, gli usi, le abitudini, la civiltà delle popolazioni che hanno abitato il territorio prima della nascita di Battipaglia” dichiara l’architetto Maria Rosaria Di Filippo.