Il Presidente del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, Franco Palumbo, risponde al sindacato Uil Fpl in merito alla delicata situazione della farmacia H24 di Scafati: “ Vadano pure se vogliono, ma siano chiari perché il Consorzio resta in piedi”.
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Il Presidente del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, nonché Sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, risponde al sindacato Uil Fpl sulla situazione della farmacia h24 di Scafati e sul rischio scioglimento:
“Le intenzioni del sottoscritto non sono minimamente cambiate rispetto alla riunione dello scorso 29 luglio, durante la quale ho ribadito la necessità di risanare economicamente il Consorzio e di potenziare i servizi per le comunità. Il Consorzio è nato per finali sociali e noi dobbiamo lavorare in questa direzione, facendo sì che le farmacie comunali siano sempre più un punto di riferimento, offrendo ai cittadini determinati servizi aggiuntivi”.
“Bisogna far comprendere anche a tutti i soci l’importanza di questo Consorzio e soprattutto che l’unione fa la forza. – aggiunge Palumbo – Con questo voglio dire che ci impegneremo perché Scafati non esca dal Consorzio, ma allo stesso tempo se ciò dovesse accadere non ne faremo un dramma. E’ un discorso che vale per Scafati come per qualsiasi altro socio che non ritiene opportuno farne più parte. Fino ad oggi, il sindacato ha sottolineato i debiti ed alcune protezioni di personaggi che devono essere cacciati per scarso rendimento e/o gestione, volendo usare un eufemismo. Questo è il passato, il Consorzio non dovrà più essere inteso come un carrozzone. Chi vuole restare sappia che andremo avanti con una duplice finalità: risanare i conti e potenziare i servizi”
“Ribadisco che se Scafati vuole uscire, visti i problemi che derivano anche dall’acquisto di immobili in quella città, può andare, facendo però autocritica e soprattutto prendendosi la sua parte di debiti, come per legge. – conclude il Presidente – Ho chiesto più volte, sia privatamente che pubblicamente, un incontro con il sovraordinato dei tre commissari prefettizi, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Sono molto amareggiato per questo atteggiamento perché parliamo di una argomento delicato, che ha una valenza sociale e occupazionale notevole sul territorio. Invito i commissari di Scafati a venire fuori con idee precise. Vadano pure se vogliono, ma siano chiari perché il Consorzio resta in piedi”.
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