Settefichi si anima per la X edizione del Presepe Vivente, valorizzando il paese in un’atmosfera natalizia che coinvolge ogni angolo. Gli ultimi due appuntamenti il 6 e il 7 gennaio
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La parrocchia S. Giovanni B. e S. Nicola di Bari Carpineto di Fisciano organizza la X edizione del Presepe Vivente a Settefichi, rianimando l’interno del paese tra sapori e artigianato, e ricostruendo parallelamente alla Natività la storia locale. Con il patrocino del Comune di Fisciano, il tradizionale Presepe Vivente di Settefichi si è aperto ai visitatori il 26 dicembre e si chiude il 7 gennaio, dopo la visita dei Re Magi all’Epifania; tutti i giorni dalle 18.00 alle 21.00.
Nel cammino verso la scena più calda del presepe, la Sacra Famiglia, il percorso è un viaggio nelle tradizioni locali, come la lavorazione di “calzoncelli” e “zeppole”, soffermandosi nel movimento generazionale che si tramanda nelle mani delle signore che ci accolgono con un sorriso. La rivisitazione della Natività, avvolgendo Settefichi nello spirito del Natale, rappresenta l’occasione per prendere consapevolezza delle tradizioni e delle ricchezze presenti sul territorio, come la locanda delle erbe aromatiche, in cui è possibile riscaldarsi degustando le profumate tisane dell’associazione Irno Trek.
Diviso in due livelli, il Presepe Vivente mostra il lato più legato alla “romanità”, attraverso ritrovi gastronomici (tra pizze, dolciumi e cioccolata calda), arrivando poi nella sfarzosa dimora di Erode, dove troviamo un’originale rivisitazione storica con la presenza del cartografo, che dipinge cartina geografiche delimitando i confini del Regno in estensione.
Man mano che Settefichi si riempie di colori, profumi e musica, arriviamo nella suggestiva scena della Natività, la più silenziosa e calda che il Presepe Vivente contiene.
Il clima di festa si dirama tra musica popolare e locande che offrono vino e formaggi, ridando un valore culturale ai luoghi semi-abbandonati. Ogni angolo del paese si riempie di una tradizione o di un mestiere: il calzolaio, il fabbro, la tessitrice, il “caciocavallo impiccato”.
In questo percorso colpisce l’integrità conservata nella valorizzazione del paese: il nero nelle case antiche che fa pensare alle intense attività del forno a legna, le ragnatele che circondano le mura e gli oggetti quasi ovattando alcuni dettagli in un tempo lontano. Un tempo che si può ancora respirare se si penetra la scena natalizia.
Il Presepe Vivente riveste di sacralità il piccolo Settefichi, sia nella ricostruzione del contesto storico intorno alla Natività, sia nel “mondo” di tradizioni e valori antichi che si nascondono nelle pieghe del tempo.
Foto a cura di Gerardo Mele
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