Premio Gladiatore d’Oro-Arechi II. Il 6 giugno Franco Di Mare condurrà l’evento che, attraverso un simbolico rito di passaggio, segnerà l’alleanza tra vecchie e nuove generazioni. Fondamentale il contributo di “Benevento Longobarda”
BENEVENTO – Aveva meno di trent’anni quando avviò la costruzione della Chiesa di Santa Sofia. Eppure Arechi II, duca e principe dei longobardi sanniti, seppe regalare alla città di Benevento uno dei periodi più luminosi della sua storia. Un’epoca felice quella della Longobardia Meridionale che, insieme all’età romana, deve servire da monito alle generazioni attuali colpite, più di tutte, da una crisi non solo economica, ma soprattutto valoriale.
Per questo motivo la Provincia di Benevento ha promosso una iniziativa culturale finalizzata a premiare quei cittadini che, nel corso della loro esistenza, si sono distinti in vari campi, dallo spettacolo alla scienza, dalle istituzioni allo sport. Si tratta della Edizione 2014 del Premio Gladiatore d’Oro che, per la prima volta, quest’anno si intreccia con il Premio Arechi II.
L’evento, presentato questa mattina nella sala consiliare della Rocca dei Rettori dal Commissario straordinario della Provincia, Aniello Cimitile, dal produttore esecutivo Jean Pierre El Kozeh, dalla Dirigente del Settore Relazioni Istituzionali della Provincia, Irma Di Donato, e dal giornalista Rai, Franco Di Mare, che è intervenuto attraverso un collegamento video, si terrà il 6 giugno prossimo, presso il Cinema Teatro “San Marco”.
“Il tradizionale Premio Gladiatore d’Oro valorizza la storia sannita e romana del nostro territorio ed è un omaggio alla carriera professionale di chi ha illustrato il Sannio – ha dichiarato Cimitile -. Il Premio Arechi II, viceversa, intitolato allo statista, che tante opere importanti portò a termine in Benevento e per il Ducato ed il Principato, è incentrato sul periodo longobardo, anche in considerazione del riconoscimento Unesco per il complesso monumentale di Santa Sofia, ed è rivolto a chi ha raggiunto importanti traguardi e forti responsabilità professionali in giovane età”.
Il passaggio di testimone tra il romano e il longobardo, e cioè tra il Gladiatore e Arechi II, pianificato con parsimonia e sobrietà, soprattutto in vista dei tagli di risorse finanziarie a cui sono stati sottoposti gli Enti pubblici e le Province, vuole così istituire un’alleanza simbolica “tra coloro che ce l’hanno fatta e coloro che ce la devono ancora fare”, ha chiosato Cimitile. E in che modo? “Semplicemente raccontando la storia di Benevento”, gli ha fatto eco Jean Pierre El Kozeh, che ha posto l’accento anche sugli elementi magici e suggestivi che caratterizzano il patrimonio culturale e artistico della città sannita.
Condotto da Franco Di Mare, che di fatto ne ha curato anche la direzione artistica insieme a Jean Pierre El Kozeh, l’evento, che sarà caratterizzato inevitabilmente da ritmi televisivi, prevede un confronto con Vittorio Sgarbi, il quale restituirà al pubblico una lettura inedita della storia del territorio sannita.
L’iniziativa fonde due visioni, quella dello spettacolo e quella dei contenuti, e sarà impreziosita dalla presenza della Piccola Orchestra d’Ar(e)chi che, composta da dodici elementi, eseguirà i brani dello stesso Jean Pierre El Kozeh su arrangiamento di Umberto Aucone e Antonello Rapuano.
L’evento si avvarrà anche della preziosa collaborazione dell’associazione culturale locale “Benevento Longobarda” che, il 20, il 21 e il 22 giugno prossimi, attraverso una suggestiva rivisitazione storica, condurrà nuovamente la città sannita nel suo glorioso passato longobardo.
Saranno presenti all’incontro anche autorevoli compagnie teatrali e alcuni musicisti dei Sancto Ianne e di Elettrosuono. Nel corso dell’evento sarà allestito, infine, uno spazio dedicato alla proiezione di brevi video di approfondimento sulla Storia sannita, realizzati grazie al contribuito dei professori Elio Galasso e Marcello Rotili.